1. 021 psicoterapia del cazzo


    Data: 13/05/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... questi balordi. Non le ho forse detto che costoro fossero in dodici?
    
    - Forse il dodicesimo non era dei vostri.
    
    - Intende dire ricchione?
    
    - Intendo dire 'individuo eroticamente attratto da soggetti del proprio sesso.
    
    - Il dodicesimo era l’autista. Non vi avevo fatto caso. Era l’unico che se ne stava poggiato al furgone con le gambe incrociate, la mano in tasca e l’altra mano reggeva la bottiglia di vodka. Semplicemente guardava, e sorrideva.
    
    Era un ragazzo non ancora sulla quarantina. Era il più taciturno e non aveva partecipato all’estrazione dei dadi. Era bello. Aveva certo una complessione tarchiata, ma il viso era bonario e dolce. Perduto nei vapori dell’alcool i suoi occhi balenavano al riflesso del falò.
    
    L’uomo è teso tra la bestia e il superuomo. Se in me la bestia traeva orgoglio nel sudiciume di quei cazzi, il mio demone volgeva già lo sguardo ad altro uomo, il più nobile dei mostri.
    
    Al ché la mia dottoressa, udendo le mie parole, ebbe come l’impressione che il suo paziente avesse lucido il proprio Demone e fu lì, nell’udirmi che lei sedette alla sua sedia con le gambe sciancate.
    
    - Dobbiamo allora spiegarla CUM questa natura nobile dell’ultimo dei mostri.
    
    - Ohi dottorè, son qui per questo. Quando appagati dai loro sediziosi piaceri, questi maschi caddero uno ad uno sotto gli effetti dell’alcool, io mi avvicinai al falò, restando chino a guardare le faville e godetti di quel calore già che tutt’attorno il freddo prendeva l’aria.
    
    - Un ...
    ... momento di tristezza?
    
    - No di sputi.
    
    - Di sputi?
    
    - Dottoressa bere sperma da una mezza dozzina di maschi è come farsene per due tazzine da caffè.
    
    - Poi cosa fece.
    
    - Mi rannicchiai nei pressi delle fiamme dopo aver sputato, e quasi vi presi sonno.
    
    - Come si sentiva in quegli attimi?
    
    - Stanca e struccata. Ehm volevo dire stanco. Sentii forti brividi di freddo.
    
    Si chè d’un tratto l’autista venne vicino e mi destò. Mi indicò il sacco a pelo ed io compii quella breve distanza in preda a forti brividi di freddo.
    
    La dottoressa sfilò dalla camicetta la sua bella tettina e presosi il rossetto dalla borsetta iniziò a tracciare una spirale lasciva attorno al capezzolo, e mordicchiandosi la collanina di perle stava di già dando man bassa alla sua vagina.
    
    - CUM….
    
    - Dica
    
    - CUM cosa accadde CUM?
    
    - Quando fui dentro il sacco a pelo io mi raggomitolai tutto cercando di trattenere il flebile calore del mio corpo.
    
    Quel ragazzo però aprì la cerniera ed io mi sentii morire dal freddo. Aprì del tutto il sacco e vi ci si infilò per poi richiuderci dentro. Io tremavo ed egli mi abbracciò tutto. Prese a scaldarmi ed io restavo immobile a guardare di là dal fiume, dove scure colline salivano dolci nel buio.
    
    I brividi cessarono, e sotto quel sacco in un abbraccio io sentii tutto il calore del mondo. Lui prese a baciarmi la nuca e lo sentii maneggiare il suo attrezzo già che questo batteva duro contro le mie natiche. Senza voltarmi, restando a fissare il cupo di ...
«12...5678»