1. Celestino Cap.: IV proseguo Prima giornata


    Data: 28/04/2022, Categorie: Masturbazione Autore: bepi0449, Fonte: EroticiRacconti

    ... Transitarono per il porcile con le scrofe, il verro, i maiali da macello e i porcellini. C’era poca luce. In ogni vano di questo insistevano contenitori in granito per il cibo e l’angolo per le deiezioni. Videro il pollaio.
    
    Accedettero poi finalmente nell’immobile delle stalle e qui il fratello gli presentò i vari animali: un centinaio, dalle vacche ai vitelli e il toro che si trovava isolato. Bestia imponente e massiccia, un po’agitata e irrequieta in quel periodo, colpa di una vacca in calore e lui, percependone i profumi, la chiedeva per la copula; gli spiegò e mostrò l’uso dei vari strumenti da lavoro mentre camminavano o s’inoltravano tra gli animali sdraiati. Romeo, spesso elargiva loro un buffetto, ricambiato da un’effusione di lingua, simili a baci striscianti, sulle loro parti anatomiche più vicine.
    
    L’educatore, per conoscere ulteriormente le capacità di acquisizione del ragazzo, sedutosi sulla spranga della mangiatoia tra due manze, attirò e strinse a sé il piccolo facendolo adagiare, stendere sulle sue ginocchia. Baciandolo, limandolo gli chiese di alzare le gambe in modo da esporre il bianco delicato affascinante sederino alle bestie perché, annusandone il salaticcio dell’urina rappresa, posassero la loro ruvida sinuosa strusciante lingua sui quei glutei e sul suo vivo sfintere, per fargli estinguere il timore di essere lambito, lisciato da loro. Manifestava, tremando e dimenandosi, piacere e il suo fisico gli rammentò allora il piacevole solletico che ...
    ... subiva all’istituto, quando era sottoposto a dei clisteri. Il giovane, preso da passione e da affetto verso chi lo aveva aperto a quelle nuove deliziose affascinanti stupende conoscenze, ricambiò dando la sua lingua all’uomo e ponendo le sue mani sul muso delle vaccine. Dal suo arrossato, scosso, tremante cerchietto fuoriuscivano liquidi giallo bruni.
    
    Ebbe un nuovo successivo orgasmo anale violento, intenso e incontrollato provocato dalla vacca che gli slinguava i glutei e lo sfintere. Un puffo sulle guance fu l’invito a raccogliere le boasse dalle lettiere dei bovini. Non gli dava fastidio; era guardato in silenzio dalle bestie accovacciate e quelle che erano in piedi si spostavano. Niente di strano per loro. Le prendeva con le mani scartando fili di paglia o cartoxse per riporle sulla carriola di legno usa per quello scopo. Su indicazione non doveva accosciarsi, ma piegarsi in avanti in modo da esporre i suoi arroventati porporini glutei con il boccheggiante stremato sfintere. Con un badile sistemò il suo materasso e pose nella mangiatoia le catene che lo avrebbero preso più tardi. Sorrise con luccicori al fratello che lo fissava.
    
    Con questo insegnante, complice e amante, pasteggiò con carne d’asino al peperoncino, fagioli saltati e uova al tartufo e pepe verde; il tutto annaffiato con un bicchiere di matè consigliato da Romeo e alla fine una tazza di cioccolata fumante. Il desinare era stato preparato dalla cucina su indicazione del fattore. Avevano poco tempo a ...
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