1. Amara - III


    Data: 18/04/2022, Categorie: Masturbazione Autore: ALTer, Fonte: EroticiRacconti

    ... morbida che le si schiantava contro l’emisfero laterale, quasi come se le avessero lanciato un cuscino. Sentì i capelli bruni della ragazza minuta che le solleticavano la fronte e capì. Quel morbido cuscino che le si era abbattuto su un lato della calotta cranica, altro non era che un seno ben più che abbondante. Amara allungò leggermente la testa in avanti, in un rimpianto gesto di cortesia. La ragazza se ne accorse e la ringraziò, ma scivolando in avanti tutto ciò che le uscì di bocca fu un rantolo di fatica.
    
    Amara invece sentì nuovamente il seno che le si abbatteva sulla testa, prima uno, poi un altro. Una goccia. Amara percepì distintamente una goccia zampillare fuori dalla sua vagina ormai esausta, sull’orlo dello straripamento. La ragazza si aggiustò alla buona e posò una mano sulla scrivania, toccando inavvertitamente le dita della mano di Amara. Un’altra goccia. La ragazza riuscì a liberare una gamba e la issò oltre lo sgabello di Amara, ma nel farlo si accasciò ancora sopra di Amara, scaldandole il collo con la sua quarta. Un’altra goccia.
    
    La mano sinistra di Amara stava tentando l’impossibile da sotto la gonna. Cercava di tappare quel rubinetto che aveva invece tutta l’intenzione di esplodere. Lo sguardo di ...
    ... Amara era perso nel vuoto della sua scrivania. Sentiva il respiro affannato della ragazza, il suo odore, il suo calore. Sentiva il suo respiro sul collo e le sue tette continuavano ad abbattersi dietro Amara, come sensuali palle da demolizione.
    
    Amara sentì la mano sinistra inumidirsi. La diga stava cedendo, non avrebbe retto a lungo, anzi non avrebbe retto affatto.
    
    Appena la ragazza completò il suo difficile pedaggio, la porta del bagno si aprì. Per poco non travolse le due ragazze che stavano uscendo, ma Amara riuscì a entrare nel bagno. Chiusa la porta, si ficcò la maglietta alla bocca e il suo corpo non resse più. Da sotto i collant scaturì uno spruzzo talmente violento che tutto il corpo di Amara fu divelto da uno spasmo. Non aveva ancora finito di squirtare che le gambe le cedettero e Amara cadde a terra. Non si accorse nemmeno che stava piangendo e nemmeno della bava che le colava in un rigolo sul maglione beige. Mentre perdeva i sensi, la sua vagina faceva uscire l’ultimo rigagnolo di piacere e la mente le si svuotava del tutto. Nessuno notò la sua assenza per l’ora che ne seguì. Solo la sua compagna di banco, una ragazza dai capelli castano ramato che era stata a fissare Amara con malizia per tutto il tempo. 
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