1. Amara - III


    Data: 18/04/2022, Categorie: Masturbazione Autore: ALTer, Fonte: EroticiRacconti

    ... ritrovò in punta di piedi. Mentre il suo clitoride subiva le sferzate, i capezzoli le si inturgidirono e quasi era possibile vederli attraverso il reggiseno. Voleva che quella cartella le sfondasse la fregna. Tutto il suo corpo bramava ogni singolo impercettibile movimento del braccio di colei che le stava sbattendo la cartella sulla fica. Ad ogni scrollata di spalle, ad ogni movimento del polso corrispondeva lo spasmo silenzioso della piccola Amara, compressa nello sforzo erculeo di non orgasmare in ascensore con due sconosciute e, molto probabilmente, sue future compagne di corso.
    
    Fortuna che quello scassone dell’ascensore non impiegò poi molto a fare due piani. Inutile dire che quel non impiegò poi molto per Amara risultò poco meno di un’eternità.
    
    Le ci vollero cinque secondi per uscire dall’ascensore, tremante e con il bisogno impellente di dover usare immediatamente il bagno.
    
    La lezione era già iniziata e Amara non fu la sola né ad entrare in ritardo né tantomeno a fermarsi sull’uscio della porta, come in attesa del permesso di entrare o del rimprovero della professoressa. Ma la professoressa non era interessata a chi entrava in ritardo, era invece così felice di spiegare a quelle giovani menti dove affondassero le radici del design industriale.
    
    Amara era però poco interessata a quell’excursus storico quanto più invece a scoprire la locazione del bagno. Notò due ragazze che entravano in una porta insieme e, richiudendosela alle loro spalle, Amara vide il ...
    ... foglietto con la scritta Toilette.
    
    Rassegnata a dover attendere un tempo compreso trai cinque minuti e il quarto d’ora, Amara si trovò un posto a sedere in fondo all’aula. Posò la borsa del computer davanti a sé e intervallò il proprio interesse tra le parole della professoressa e la porta del bagno, ancora chiusa. Aveva un bisogno dannato di entrare in quel bagno, abbassare collant e mutandine e liberare finalmente le proprie voglie, cercando di non svenire sulla tavolozza del water.
    
    Ora, in quello stato di intermittente lussuria che le anelava in testa e tra le gambe, Amara non percepì neppure la mano che gentilmente le avevano posato su una spalla e ovviamente trasalì quando una voce mielosa le sussurrò all’orecchio. Quasi non le scappò uno schizzo e subito si portò le mani alla vagina per evitare il peggio.
    
    Quando si voltò vide una ragazzina minuta, molto carina, dal naso adunco ma dai grandi e immensi occhi color nocciola che le stava chiedendo se poteva spostarsi un poco in avanti per farla passare. Amara sentì una dolce nota di mandorla quando quella ragazza le sussurrò la richiesta. I loro due volti erano vicini, troppo vicini. Dopo un flebile accenno di consenso con la testa, Amara, tremante e bollente si sporse in avanti, tralasciando l’ovvio, cioè il dover spostare la sedia con sé. La ragazza minuta per contro non aveva intenzione di riformulare nuovamente la richiesta e perciò si decise a passare cercando di scavalcarla gentilmente.
    
    Amara sentì una massa ...
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