1. Amara - III


    Data: 18/04/2022, Categorie: Masturbazione Autore: ALTer, Fonte: EroticiRacconti

    III
    
    Il mondo è bello perché è vario. Uno dei modi di dire più onesti nell’innumerevole database di modi di dire lasciatoci dai nostri nonni. Ed è anche il più veritiero, basti pensare che il nostro cervello reagisce meglio, con più vivacità e, in alcuni casi, prova anche piacere quando elabora un’immagine complessa piena di colori e forme. Per fare un facile esempio, il nostro cervello è molto più eccitato nell’osservare le fronde di un albero che non un muro bianco. Quando però si inizia un dialogo con un giovane studente o studentessa in procinto di diplomarsi, pare che il nostro cervello si focalizzi su quell’enorme muro bianco al cui centro c’è sempre la stessa frase “Cosa pensi di fare dopo?”
    
    È un argomento di cui non frega niente a nessuno, quanti studenti esistono al mondo? Quanti simultaneamente si diplomano ogni anno? E perché tutti dovranno subire questa domanda un numero compreso tra 2 e X, dove X è il numero di amici e parenti della vittima? Sì, vittime. Perché stiamo parlando proprio di vittime, perché chiunque chieda a uno studente del quinto superiore, con il profumo di eau de diplom nell’aria, “Cosa pensi di fare dopo?” sta facendo violenza psicologica.
    
    Amara aveva subito questa violenza psicologica molto prima del quinto. Il “Cosa pensi di fare dopo?” era un argomento che tornava molto spesso a galla durante le varie estati prima del suo ventunesimo compleanno. Come scorie tossiche sotterrate in malo modo che riaffiorano sulla superficie del mare ...
    ... l’argomento spuntava tra una frittura di pesce, un analcolico all’ananas o tra le polpette al merluzzo della nonna. Buffo come in effetti questo argomento tornasse sempre a galla quando c’era del cibo sul tavolo.
    
    Amara aveva col tempo maturato l’idea di entrare nel mondo del design, non per chissà quale motivo, ma in fondo poteva già vedersi proiettata anni nel futuro a progettare le sensuali forme della prima bambola gonfiabile senziente.
    
    Due anni prima dell’arrivo del Covid in Italia, avendo una precisa prospettiva di studio, i genitori di Amara non si trovarono in disaccordo quando la iscrissero alla facoltà di Graphic Design, all’Accademia di Belle Arti di Macerata, nelle Marche. Non si trovarono nemmeno in disaccordo quando le fecero prendere in affitto un minuscolo monolocale nel centro storico, ma si trovarono un po’ meno d’accordo con lei quando Amara si propose di tornare a trovarli ogni fine settimana. La loro bambina passava già troppo tempo in casa da sola, era tempo che si facesse dei nuovi amici.
    
    Amara che di farsi nuovi amici ne aveva perso completamente la forza fin dalla terza volta che aveva ripetuto il primo superiore, passò le prime due settimane in completa solitudine nel monolocale. Aveva scoperto che le materie avrebbero avuto inizio solo i primi di novembre. Essendo a inizio ottobre le attenzioni di Amara si focalizzarono sulla settimana di accoglienza che avrebbe avuto luogo una settimana prima dell’inizio delle lezioni.
    
    Le due settimane ...
«1234...»