1. La signorina Nunzia


    Data: 01/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    ... dedicavamo alle lezioni.
    
    Anche il fato giocò a nostro favore. Avvenne che i suoi genitori tutte le mattine furono costretti ad uscire per andare ad accudire una zia malata e così per le mattine successive, una volta mi volle come pedana sotto al tavolo in modo tale che sulla mia faccia potesse poggiare i piedi e giocarci mentre mi correggeva le versioni di latino.
    
    In un'altra si fece fare una pedicure, ma con la lingua e i piedi sudati, smalto da apporre compreso. Un'altra ancora, mi ordinò di mettermi nudo e indossare solo un grembiulino da cameriera, così mi mi fece lavare i piatti in cucina, poi lavare il gabinetto, lucidarle le scarpe pure con la lingua, odorare la sua biancheria intima e le calze usate prima che glieli caricassi nelle lavatrice.
    
    Gli leccavo pure la fica in bagno o stesa nel suo letto e non mancavano nemmeno le punizioni corporali, come schiaffi e bacchettate, ogni volta che riteneva stessi sbagliando. E ad ogni fine lavori mi dava il suo premio: farsi leccare i piedi sempre subordinato al fatto che, quando per l'eccitazione non resistevo più, fedele e puntuale le consegnassi il mio cazzo duro che gustava prima in bocca e poi nella fica in tutte le posizioni.
    
    E come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose, cantava De Andrè. Per me, invece, vissero per un mese e mezzo. Poi arrivarono gli esami, che andarono bene, e di conseguenza il momento dell'addio. Ma il solo pensiero di non dover più vedere la donna che mi aveva ...
    ... spalancato le porte del paradiso mi faceva impazzire.
    
    Così approfittando del fatto che bisognava pagarle ancora l'ultima settimana, un pomeriggio mi recai da lei e le feci la proposta di metterci assieme. Avremmo fatto finta di essere una coppia cosiddetta normale agli occhi di tutti, ma quando soli lei la padrona ed io il suo schiavo.
    
    A quella proposta Nunzia accennò un breve sorriso, rimase un attimo in silenzio, abbassò lo sguardo e mi rispose
    
    “Pensi che non mi piacerebbe? Sei fighissimo....compresa la tua passione per i piedi che non avevo mai provato e che mi ha intrigato parcchio....e mi hai fatto godere da impazzire questo mese e mezzo...però, porca miseria...ne abbiamo già parlato che..che dobbiamo guardare in faccia la realtà....tesoro mio, anche fosse possibile, come lo giustifichiamo che io tua insegnate privata, trent'anni più grande di te, diventi la tua fidanzata sebbene di facciata? Come si fa?...metterei in difficoltà pure te!”
    
    E io senza darmi per vinto
    
    “Ma io per lei sarei disposto a tutto...a superare ogni difficoltà...perchè la sola idea che da domani non potrò più vederla...non potrò più adorarla e servirla...mi fa impazzire”
    
    Mi sorrise dolcemente accarezzandomi sulla guancia, lanciò uno sguardo come a vedere se ci fosse qualcuno nei paraggi e mi baciò appassionatamente. Subito dopo pregò a voce alta i suoi che non la disturbassero, chiuse la porta, si tolse gli infradito e per l'ultima volta mi fece godere dei suoi piedi con tanto di sega ...
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