1. La signorina Nunzia


    Data: 01/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    ... direbbe, no?...e invece si...mi manca. Allora...ecco...vai di vibratore, di falli di gomma...ho pure tentato di sedurre il ragazzo bengalese che 2 volte alla settimana viene a fare le pulizie qui in casa, anche se poi ho avuto paura e ho desistito...tornando nella solitudine della mia stanza a giocare coi falli di gomma!...poi sei arrivato tu. Si tu. Anche se lunedì ho avuto quella reazione...la reazione dell’insegnante...della catechista, si faccio pure questo, a cui ho lasciato il sopravvento...ho provato qualcosa di piacevole che pensavo di non provare più...un giovane così bello e dotato che si interessava a me ...ed erano anni e anni che nessuno ci provava più con me...queste due notti non ho fatto altro che pensarci e soprattutto pensarti...ed ho capito anche perchè istintivamente l'altro ieri stesso ti ho detto di ritornare oggi...tutto questo che è successo ha fatto risvegliare la donna vogliosa che in realtà sono...vogliosa di...cazzo...si, cazzo! E sai quanto mi è mancato un cazzo vero...un cazzo giovane e duro...in questi lunghi anni?”
    
    Sorrise come si fosse liberata di un macigno sullo stomaco, mi guardò con aria ammiccante, si sfilò velocemente gli infradito e mi mise i piedi sulle cosce. Io glieli accarezzai, mentre il cuore mi batteva forte. Stava succedendo quello che avevo sempre sognato.
    
    Così mi portò sul divano, si tolse quel kimono che aveva la volta scorsa, rimanendo in reggiseno e mutandine, e con dolcezza iniziò a spogliarmi. Appena vide il cazzo ...
    ... eretto, con la cappella sgusciata e già umida, fece un “oh mio Dio” di meraviglia per le dimensioni e poi aggiunse “che delitto orrendo che un cazzone così bello si debba consolare da solo...in un bagno...quando potrebbe fare felice una donna come me!!”
    
    Rise e mi spinse facendomi sedere, si posizionò dall'altro capo del divano e mi mise i piedi in faccia muovendoli nella stessa maniera sensuale e spietata con la quale prima lo stava facendo al cuscino. Non ci potevo credere: ero io adesso il suo cuscino, il mio sogno si avverava!
    
    Furono momenti di assoluta goduria. Quei piedi bellissimi, lisci, senza duroni e dall'odore indescrivibilmente buono, non davano tregua al mio viso: me li strusciava sugli occhi, sul naso, mi infilava le dita in bocca invitandomi a succhiarli e laccarli negli interstizi. Ovviamente avevo il cazzo turgido come un pilone autostradale pronto ad esplodere, stavo per metterci la mano per segarmi quando mi bloccò
    
    “Fermo!!...non ti rischiare, sai!?....io ti do i piedi, ma il cazzo è mio!!...il patto consiste in questo!!”
    
    Così venne dal mio lato, si chinò e iniziò a leccarmelo tutto, dalla cappella alle palle. Poi parti con la pompa...e mi fece una pompa...ma una pompa che mai più in vita mia avrei provato. Insomma si vedeva, dal gusto con cui ci si dedicava, quando davvero gli mancasse un cazzo vero.
    
    Eiaculai ad esplosione nella sua bocca , tipo vulcano,. E produssi tanto di quella sborra che esondò pure sul copridivano. Ma non finì lì. In men ...
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