1. La signorina Nunzia


    Data: 01/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    ... già 19 anni, così decisero di mandarmi da una insegnante privata perché mi aiutasse a prepararmi al meglio e per togliermi da qualunque altra distrazione che in una casa così affollata potesse distogliermi dallo studio. Fu così che conobbi la signorina Nunzia, un'insegnante abilitata vincitrice di concorso, ma da anni messa in lista d'attesa, che dava lezioni private nel suo appartamento nella quale conviveva con gli anziani genitori.
    
    Il giorno che andammo a trovarla per pianificare il piano studi, per me fu amore a prima vista. Ma non tanto per la sua persona - la signorina Nunzia, 50 anni circa, magrolina, statura bassa, piccole tette e culo assente, era una di quelle donne che passerebbero inosservate, non brutta, ma nemmeno bella - quanto per i suoi piedi.
    
    Quando ci ricevette, infatti, calzava degli infradito che le esaltavano dei piedi curatissimi, con dita perfette e unghia grandi smaltate di rosso. Piedi che, mentre era seduta a parlarci, con quelle sue gambe magre accavallate, muoveva in una maniera sensuale facendo penzolare dal piede sospeso l’infradito. Insomma quelli che sognavo io e non a caso facevo veramente molta fatica a non fissarmi a guardare quello spettacolo. Ero eccitato a tal punto da non capire assolutamente nulla di quello che stavano decidendo per me, tanto che dicevo sempre si a qualsiasi cosa. Lo avevo tanto duro che risaltava dai pantaloni, finendo per provare un forte imbarazzo per la paura che potessero accorgersene. Appena tornati a ...
    ... casa sentii il bisogno irrefrenabile di correre in bagno a farmi una sega immaginandomi con la faccia sotto quel piede sospeso con infradito pendente. Ma non mi bastò. Talmente eccitato da quella donna che la sera mi feci spompinare due volte dalla mia ragazza: appena scesa in macchina e poi dopo la pizzeria. Dopo perfino da un nostro amico frù frù che da tanto mi tirava il filo e al quale non parve vero che stava realizzando un sogno, quello di prendere il mio bel cazzone duro e voglioso in bocca.
    
    Così dunque iniziai a frequentare le lezioni. Dovevo andarci tre pomeriggi alla settimana. La signorina Nunzia mi faceva studiare sul grande tavolo del suo salone. Inizialmente con me seguiva altri tre studenti. Io stentavo a concentrarmi sui libri e sui quaderni. Il mio sguardo cadeva sempre sulle sue gambe magre accavallate e su quei piedi bellissimi col gioco che faceva con l’infradito. Poi, sempre quel primo pomeriggio, successe per caso ciò che avrebbe indirizzato la mia storia con la signorina Nunzia verso quei risvolti che avevo sempre sognato. Avvenne che mentre ricopiavo degli esercizi di matematica, inavvertitamente feci cadere una matita. Mi abbassai sotto il tavolo per recuperarla. Non vedendola subito, mi misi a quattro piedi per trovarla e mi accorsi che era finita vicinissima alle gambe accavallate della signorina e al suo piede penzolante che giocava con l’infradito. Istintivamente ne approfittai. Mi ci avvicinai furtivo, quel piede visto da così vicino era ...
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