1. La signorina Nunzia


    Data: 01/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    ... seduto al mio posto impietrito. Si, mi aveva scoperto e non c'ero abituato. Dei miei metodi per spiare o avvicinarmi ai piedi di qualcuna non si era mai accorto nessuno. Lei si.
    
    Poi cancellando dal viso quel sorriso sarcastico, in tono adirato continuò ad incalzarmi
    
    “Pensi io sia una cretina, una di quelle bambocce che frequenti tu? Credi che non l'abbia capito cosa tentavi di fare sotto al tavolo? E poi cosa fai in bagno? Nel mio bagno!! Nemmeno bene sai pulire. Che schifo!”
    
    Ero in stato di shock e volevo sprofondare per la vergogna, poi ebbi un attimo di lucidità e realizzai che Nunzia capì che volessi vederle le mutande o addirittura la fica, non i piedi. Così, non so come, mi presi di coraggio e confessai
    
    “Signorina chiedo perdono, ma non è come pensa lei”
    
    Le risposi intimorito
    
    “Ah no? Non è come penso io? Tutti i pomeriggi...ogni volta, guarda caso, ti cadeva qualcosa e giusto giusto sotto il tavolo dalle parti delle mie gambe! Allora dimmelo tu com'è!”
    
    Rispose lei
    
    “Ecco signorina...si è vero ho cercato la scusa di avvicinarla di nascosto sotto al tavolo...ma in realtà non era per guardale le gambe da vicino o tra le cosce...ecco. In realtà era una scusa per avvicinarmi...ecco...per avvicinarmi...ai suoi piedi...i suoi bellissimi piedi...ecco!”
    
    E lei
    
    “Sei attratto dai miei piedi? Ma che stai dicendo? A chi la vuoi dare a bere? ”
    
    mi disse guardandoseli.
    
    “Si signorina...giuro. Non volevo vederla nell'intimo...mi creda...volevo ...
    ... solo...ecco...solo...solo avvicinarmi e...provare a...diciamo...gustare i suoi piedi. Io da sempre sono attratto dai piedi femminili...e i suoi sono bellissimi...non riesco a resistergli. Ma non lo faccio più...lo prometto...mi scuso se le ho creato disagio, non volevo. Speravo che non se ne accorgesse. La prego però di non dirlo ai miei...la prego non lo faccia,,,anzi, forse è meglio, vado via subito e, se vuole, inventiamo una qualunque scusa per non farmi più venire...ma non dica quello che facevo, la supplico”
    
    Così dicendo mi venne spontaneo inginocchiarmi davanti a lei che continuava a guardarmi arrabbiata in silenzio. Poi mi dice
    
    “Alzati. Prendi tutta la tua roba e vai a casa”
    
    Obbedii in silenzio. Riempii lo zaino e a testa bassa mi recai verso la porta. Stavo per uscire quando improvvisamente Nunzia, che mi seguiva dietro, in tono più disteso mi dice
    
    “...senti dai, ci vediamo mercoledì, su...oggi diremo a tua madre che mi è venuto un forte mal di testa...ciao”
    
    Tornai a casa con l'umore sotto i tacchi. Però quel “ci vediamo mercoledì” mi consegnò una flebile speranza che quantomeno quello che era successo restava segreto.
    
    Quel giorno e mezzo che mi divideva dalla prossima lezione, lo passai fra la preoccupazione che non avrei potuto più godere dei piedi di Nunzia e le seghe che mi facevo pensandola comunque e nonostante la figuraccia rimediata.
    
    Così arrivò il mercoledì mattina. Ad aprirmi la porta fu la signorina Nunzia che mi salutò con un sorriso stentato. ...
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