1. La signorina Nunzia


    Data: 01/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    ... bellissimo. Gli avvicinai il naso per sentirne l’odore. Un odore così buono che non riesco ancora oggi a descriverlo. So solo che mi fece indurire il cazzo così tanto che temetti di sborrare li stesso. Poi gli cadde l’infradito, anche questo mi eccitò tantissimo perché il piede rimase totalmente nudo a pochi millimetri dalla mia faccia, e quando lei abbassò lo sguardo per vedere dove fosse caduto, feci in tempo ad afferrare velocemente la matita e rialzarmi. Ma ero eccitatissimo e il cazzo mi pulsava dentro le mutande, così le chiesi di poter andare al bagno. Arrivati lì, me lo tirai fuori sul lavandino e bastarono poche segate per esplodere in una sborrata che riempì il lavabo.
    
    Mi piacque quella cosa nata per caso, così per le lezioni successive lo facevo di proposito. Matita, penna o gomma a terra e stessa azione di avvicinamento ai piedi, soprattutto approfittando nel momento in cui lei attenzionava gli altri ragazzi. Odoravo il piede e poi scappavo in bagno.
    
    Poi un giorno la signorina Nunzia mi comunicò che si era messa d'accordo con i miei genitori, che per il tipo di preparazione che avrei dovuto sostenere era meglio per me venire la mattina quando non c'erano altri studenti, in modo tale che avrebbe avuto totalmente sotto controllo.
    
    Ricordo benissimo quella mia prima mattina. Era di lunedì, puntuale alle 9 circa mi presentai a casa sua. Fu la madre ad aprirmi e farmi accomodare. Stavo per entrare in salone, mentre l'anziana donna guadagnava la via verso la ...
    ... cucina, quando mi fermai di colpo davanti la porta per la scena che mi si parò agli occhi: la signorina Nunzia, con indosso una sorta di kimono, leggeva assorta degli appunti semidistesa sul grande divano, con le gambe stese totalmente scoperte e con i piedi nudi giocava con un cuscino che aveva sotto.
    
    Mi eccitai da impazzire. Il cazzo in un lampo mi divenne duro come la pietra e provai la stessa gelosia per quel cuscino come ai tempi in cui ragazzino spiavo le zie. Ma mentre mi accarezzavo la patta, lei si accorse di me e velocemente si ricompose
    
    “Che fai li impalato? Entra su”
    
    mi disse con un sorriso invitandomi ad accomodarmi. Così ci sedemmo al grande tavolo ed iniziammo la lezione.
    
    Avevamo iniziato da poco, quando entrò la madre che comunicò alla figlia che sarebbe uscita e che si sarebbero riviste la sera a cena. Così rimasti completamente soli, con la coda dell'occhio notai la signorina Nunzia posare lentamente gli occhiali sul tavolo, prendere una matita con due dita, e di proposito farla cadere a terra, guardandomi poi con un sorriso ironico attendendo una mia reazione che però non avvenne subito, in quanto continuavo a fingere di essere concentrato sulla pagina che stavo leggendo.
    
    “Che fai, non scendi a terra per raccoglierla? Guarda, è qui sotto le mie gambe!”
    
    A quel punto alzai la testa e la guardai deglutendo arrossito di vergogna, perchè capii che mi aveva scoperto.
    
    “Dai che aspetti?” incalzò “A terra e prendi sta matita!!”
    
    Io però rimasi ...
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