1. La signorina Nunzia


    Data: 01/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    Fin dalle mie prime pulsioni sessuali, intorno ai 12/13 anni, sono sempre stato attratto dai piedi femminili e dalla sottomissione. E come tutti i ragazzini di quella età le prime esperienze del genere me le sono fatte in famiglia e la mia, tra cugini zii e affini, era numerosa soprattutto di donne. L’estate era la stagione che amavo di più, non solo perché eravamo sempre tutti assieme in villeggiatura nella grande villa di campagna, ma perché era il periodo che le donne di casa sfoggiavano i piedi nudi. E fra cugine dirette e indirette, zie di sangue e acquisite, ce n’era un campionario di una bellezza e sensualità da imbarazzo della scelta. Io, più che da quelli delle prime - spesso mie coetanee o poco più grandi delle quali, pur essendo da bambine e poco curati, comunque approfittavo visto che spesso dormivamo negli stessi letti - ero attratto da quelli delle seconde più curati e sempre smaltati come solo le donne mature sanno fare.
    
    Siccome a differenza delle cugine, le zie, su queste cose, erano inavvicinabili, io mi ero inventato altre maniere per potere godere dei loro bellissimi piedi. Le spiavo. Prediligevo quelle che avevano l’abitudine di andare a letto mettendosi un cuscino sotto i piedi, che tormentavano in maniera inconsapevolmente sensuale e spietata, tanto da farmi impazzire non solo di goduria, ma anche di gelosia. Si gelosia, perché sognavo esserci io al posto di quei cuscini a farmi umiliare in quel modo da quei piedi bellissimi.
    
    Così dopo pranzo e ...
    ... cena, non appena tutti si ritiravano nelle stanze, quatto quatto senza essere visto, anche grazie alla posizione delle camere da letto, mi posizionavo per godermi quello spettacolo e poi scappare in bagno a segarmi. Qualche volta riuscivo pure ad avvicinarmi, senza far rumore, ai loro piedi e ad appoggiarvi il naso o la bocca, senza che se ne accorgessero, per gustarne l'odore talmente inebriante che mi faceva godere a tal punto da non riuscire ad arrivare al bagno e così sborravo li stesso, per poi ripulire in silenzio e velocemente col rischio di essere visto.
    
    Crescendo iniziai ad avere le prime ragazze con cui fare sesso, ma il mio chiodo fisso fu sempre quello: i bei piedi di donna matura da leccare e sotto cui farsi umiliare. Però, eccettuate le tecniche sempre più affinate di spionaggio e di avvicinamento silenzioso a quelli delle mie parenti o segarmi in bagno o a letto grazie a riviste femminili dove si raffiguravano piedi nudi e in collant, era praticamente impossibile conoscere una donna matura disponibile. Dunque, quando sembravo oramai rassegnato ad “accontentarmi” dei piedi delle mie fidanzate, che spesso dovevo pure faticosamente convincere con tatto per evitare di farmi la nomina di pervertito, successe l’inaspettato. La sorpresa più bella che mai avrei potuto immaginare e paradossalmente grazie a ciò che i maturandi del quinto anno di ginnasio temono di più, gli esami di stato.
    
    I miei genitori ci tenevano tantissimo a che mi diplomassi, anche perchè avevo ...
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