1. La Caduta. Atto 3. Delle scelleratezze di Actio Rubro e della Devastazione di Medreas


    Data: 24/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sprezzo del pericolo ed aveva ricevuto un grande numero di cicatrici su tutto il corpo. Era disinteressato alla vita sociale, evitava le occasioni ufficiali a meno che non gli fosse imposta presenza e passava quasi ogni istante libero ad esercitarsi con la spada. A buon titolo era un duellista fenomenale e un campione senza pari.Non provava alcun rispetto per i valori della tradizione licanea, era spinto solo dal desiderio di eccellere nell’arte del duello. Lui e Fabius si erano trovati subito d’accordo. Riconoscendosi come simili, bestie rare.-Così… è questo?-, chiese Lucius. I capelli corvini erano radi, tagliati molto corti, esponevano le cicatrici dovute agli innumerevoli scontri attraverso cui era passato.-È questo, fratello.-, Fabius osservò l’uomo contorcersi, agonizzare e restare immobile.Era accaduto tutto in un tempo brevissimo. Fabius fermò il cronometro-Ventiquattro secondi dall’inalazione.-, disse, osservando la camera stagna sigillata in cui giaceva il corpo del morto, -Stupendo.-, mormorò.-Mortalità?-, chiese Lucius, assolutamente impassibile dinnanzi a quella morte.-Fin qui? Assoluta. Nessun’antidoto e un tempo di decorso troppo breve. Una volta che lo si è inalato…-, l’apotecario lasciò la frase in sospeso e sorrise.-Dimmi, Bilas, perché lo fai?-, chiese Lucius.-Tu perché duelli con tanto ardore?-, domandò di ritorno Fabius.-Perché è tutto ciò mi fa sentire vivo.-, replicò il Centurione sfregiato. L’apotecario sorrise.-Vedi, Lucius, se un uomo passasse la sua ...
    ... intera vita a fare del bene, entrambi sappiamo che morirebbe dimenticato dai benefattori della sua opera, ma se un uomo è in grado di sterminare moltitudini e affossare imperi, il suo nome risuonerà nei millenni.-, mormorò.-Coloro che ridussero il nostro mondo a ciò che è ora non sono né temuti né ricordati.-, ribatté Lucius, apparentemente non convinto della risposta. Fabius si tolse la maschera. La gettò in un cesto.
    
    -No, è vero. Nessuno ricorda i loro nomi. Ma è altrettanto vero che nessuno può negarne l’operato, o dimenticarne l’esistenza. Tutto il nostro mondo è mero memento al loro passaggio su questa terra che lasciarono martoriata. Sii lieto, Lucius.-, il ghigno folle di Fabius riapparve, -A breve anche noi assurgeremo a un simile rango.-.
    
    -Cosa vuoi dire?-, chiese il Centurione, curioso suo malgrado.-Il nostro Imperator é… Strano. Forse persino folle. Potrebbe servire una correzione di rotta. Immagina questo gas usato su un esercito. Vinceremmo senza sparare un colpo.-, spiegò Fabius, -È l’arma risolutiva, il grande distruttore, asservito alla mia volontà.-.-Quanto ne hai?-, chiese Lucius. L’espressione di Bilas cambiò.-Poco, meno di quanto tu creda. Ma posso crearne altro. E se Actio Rubro dovesse dimostrarsi inadeguato, troverò qualcun altro a cui farne dono. Immagina: intere Legioni annichilite, province ridotte a cimiteri di corpi insepolti. Basterebbe la sola minaccia di quest’arma a piegare interi regni…-, gli occhi di Fabius ora parevano rilucere di una ...
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