1. Alessia


    Data: 18/01/2022, Categorie: Incesti Autore: Hygge, Fonte: EroticiRacconti

    ... ad un matrimonio?” chiese lui, grattandosi la tempia.
    
    “Sì, beh, credo di sì. Ho solo questo. Non voglio comprarne uno apposta” aveva risposto lei, alzando le braccia. Lui, a quel punto, aggrottò la fronte: “chiaro. L’hai presa con largo anticipo, non ti sembra?”.
    
    C’era qualcosa di strano nel suo modo di fare. Non si vedevano da un po', era vero, eppure si erano parlati, scritti, magari per gli auguri o per qualche ricorrenza e sua cugina non era stata mai particolarmente espansiva. Quantomeno mai abbastanza per parlargli delle su cose o chiedere la sua opinione su questo o quello. Lui era altrettanto introverso e non aveva mai sofferto il suo riserbo. Punto.
    
    Quella breve interazione, per quanto generalmente normale, gli risultava artificiosa.
    
    “Credo che un vestito colorato sarebbe meglio” aveva aggiunto, notando il minimo imbronciarsi del volto di lei, “ancora meglio, bianco. Se riesci a non sporcarlo”. La ragazza però non lo stava ascoltando: si guardava allo specchio, provando alcune pose.
    
    Lui la guardava, conturbato delle sue movenze ed attratto dal suo corpo. Magari un movimento di troppo le avrebbe scoperto un poco di più la coscia. Ai piedi aveva dello smalto rosso, lucido e portava una catenina, alla caviglia sinistra. Gli venne una voglia incredibile di fumarsi la sigaretta.
    
    La prese dal taschino e fece per ficcarsela in bocca quando notò che Alessia aveva preso a fissarlo, immobile, con espressione severa. Quasi avesse percepito la sua minima ...
    ... distrazione.
    
    Si era dunque avvicinata, a lunghi passi, e lo aveva afferrato per la camicia. L’aveva strattonato un poco e messo a sedere sul letto, come si fa con i bambini piccoli. Era poi tornata al centro della stanza, senza dire nulla. Si erano studiati in silenzio, per qualche istante poi lei, senza staccargli gli occhi di dosso, si era afferrata entrambi i lembi del vestito e lo aveva tirato su, fino al naso.
    
    “E di questa? Che ne pensi?” aveva esclamato. La sigaretta gli era caduta di bocca: Alessia non indossava assolutamente niente, sotto la gonna. Se ne stava lì, con il pube al vento, come nulla fosse. Era rosa, intonsa e, a differenza di anni prima, completamente glabra.
    
    Quella vista lo colpì allo stomaco, come un pugno, incendiando le sue viscere fino a temperatura d’ebollizione. Gli occhi gli erano diventati palloni, così come il volto, rosso e paonazzo. Aveva il cuore in gola e le fauci improvvisamente secche.
    
    Alessia aveva lasciato ricadere il vestito, interrompendo il blackout del suo cervello.
    
    “M-m-maa che fai?” fu tutto ciò che riuscì a dire, con un filo di voce.
    
    “Ah-ah-ah” aveva ridacchiato lei, “dovresti vedere la faccia da pesce lesso che hai fatto”.
    
    Si era avvicinata e, appoggiandosi sulle gambe, si era spinta e gli era salita a cavalcioni.
    
    Aveva da subito percepito il calore del sesso di lei a contatto con la patta dei suoi pantaloni.
    
    La sua verga, già in allerta, si era ora completamente inturgidita. I capelli ed il collo di ...
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