1. Il primo, il secondo o il terzo? (III Parte)


    Data: 12/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    ... forza, finché non guaì, e un ghigno soddisfatto si formò sul suo volto. Il cazzo pulsava in corrispondenza della mia fica, era il momento di liberare il suo bastone, mi divincolai dalla sua forte presa e gli sbottonai la patta, uscì fuori un’ inaspettata bacchetta di carne che agguantai e succhiai con voglia, Insalivavo avida il randello scappellandolo e avvolgendo lentamente la cappella gonfia con la lingua, per poi succhiare il tutto con decisione. Daniele sembrava molto soddisfatto e mi lasciò fare, e mentre subiva passivamente, il suo piede destro premeva contro la mia passera bagnata ancora vestita dalle mutande. Non volevo farlo arrivare, perciò mi staccai dal cazzo decisa a cavalcarlo, ma non ci fu verso perché la mia testa fu spinta verso il basso e mi ritrovai ancora con il suo tronco in bocca, mi premeva la testa deciso costringendomi a succhiargli il cazzo. Avevo paura venisse da un momento all’altro, ma in realtà a venire fui io e addirittura con ancora il suo cazzo pulsante in bocca. I miei mugoli, lo portarono a lasciare la presa, mi alzai con la bava che mi scolava dalle labbra. Mentre mi ripulivo, lui si liberò dei calzoni e della maglietta, mi prese per mano e mi disse di seguirlo, mi portò in camera. In fretta tirò fuori un preservativo, ma mi avventai su di lui e lo travolsi con un bacio facendogli cadere il guanto, poi gli sussurrai nell’orecchio
    
    - “Prendimi senza, uso la pillola”
    
    Rividi quello sguardo dubbioso che avevo incrociato negli occhi ...
    ... dell’universitario, ma passò non appena mi lasciai prendere e spingere sul letto, una volta su quel materasso spoglio da ogni lenzuola, mi resi conto di quanto fosse grande quell’arnese che svettava verso di me tenuto ben saldo da due coglioni notevoli, sicuramente pieni zeppi di sborra. Le mie mutande bianche di seta ora erano bagnate ed ero un fiume di umori, lui me le strappò via con prepotenza e le portò in bocca. Matteo non lo aveva mai fatto e mi eccitai esageratamente, divaricai le cosce pronta a riceverlo e quando fu finalmente dentro mi resi conto che il suo cazzo era sicuro il più lungo tra i pochi cavalcati in vita mia. Me lo faceva degustare con imponenza e per quanto spingesse sembrava volesse spaccarmi l’utero, ero un lago di sapori. Dopo aver succhiato tutto il mio umore sputò le mie mutande e si avvicinò al mio orecchio leccandolo e sussurrandomi che la notte prima l’aveva passata appoggiato alla parete del muro comunicante con la mia stanza per sentirmi gemere mentre Matteo mi scopava, mi confidò che si era segato per tutta la notte pensando a me. Ero sul punto di arrivare una seconda volta, ma lui volle assaporarmi e interruppe le energiche stantuffate per concedersi il piacere di attingere i miei umori direttamente alla fonte. Lo fece con calma e mi tormentò la passera per dei lunghissimi minuti prima con energiche e rumorose ciucciate e profondi ditalini, poi leccando clitoride e il punto più sensibile con bravura. Il desiderio era ora irrefrenabile e mentre mi ...
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