1. Il primo, il secondo o il terzo? (III Parte)


    Data: 12/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    ... libri sulle mensole nelle scatole. Era anche lui un bel ragazzo, meno carino di Andrea, ma appetibile. Corporatura robusta, fisico palestrato, capelli corti castani e occhi chiari e quel pizzico di barbetta sul volto gli dava un’aria più rude. Non avevamo parlato molto negli anni in cui aveva vissuto lì, se non qualche scambio gentile e veloce di circostanza quando ci incrociavamo sul pianerottolo per caso, scoprì in quel momento che era una persona interessante che aveva viaggiato molto e che parlava tre lingue. Tra una chiacchiere e l’altra, sulla vita e sulle letture presenti in casa, svuotammo tutte le mensole e sigillammo anche le scatole. Spesso però la mia mise lo distraeva e questo mi dava la sensazione di averlo in pugno, sedurlo non sarebbe stato difficile. Finito il lavoro, presi posto sul divano mentre lui era impegnato a spostare le scatole in prossimità del portone. Osservavo in silenzio il suo fisico scolpito mentre si muoveva nello spazio intorno, non mi restava molto tempo per agire e soprattutto prima del ritorno di Matteo tutto doveva essere terminato. Avevo tuttavia ancora un paio d’ore a disposizione. Daniele si scusò, non aveva nulla da offrirmi in casa per sdebitarsi per la mia gentilezza e disponibilità, gli dissi di non preoccuparsi, poi però si ricordò di due bottiglie che aveva da qualche parte, sparì brevemente per tornare con due bicchierini in una mano e un paio di bottiglie nell’altra. Dovevamo brindare a questa sua nuova opportunità ...
    ... lavorativa. Rifiutai gentilmente, ma lui insistette e quindi mi ritrovai a scegliere tra whiskey e vodka. Entrambi non mi hanno mai entusiasmata come sapore, ma era un’occasione per rendere la situazione più intima così scelsi la vodka. Daniele prese posto affianco a me, brindammo alla fortuna e facemmo tintinnare i bicchieri, poi trangugiammo velocemente il liquido. Seguì un istante di silenzio foriero di quanto sarebbe accaduto a momenti. Pensavo tra me che quando si è sicuri delle proprie scelte si deve evitare di temporeggiare, andare in fondo e ad ammazzare tutto ciò che è superfluo, così strisciai lentamente verso di lui, bastò questo a mettere in moto la sua reazione, ci guardammo per un istante negli occhi il tempo necessario per capirci e ritrovarci uniti in un bacio lungo e passionale. Credo che lo avessi provocato per troppo tempo quel pomeriggio infatti mi prese con forza su di lui e mi ritrovai sul suo petto senza staccarmi dalla sua bocca. Le sue mani mi serravano le natiche e il rigonfiamento della patta esprimeva tutto il suo gradimento. L’eccitazione era incontenibile e la sua bramosia di possedermi alta, mentre mi teneva contro il suo petto le sue mani andarono a cercare le bretelle che mi tenevano su quel casto vestitino floreale, mi staccai da lui e lo aiutai a sfilarlo, come al solito la vista delle mie tette agevolò la sua sensibilità. Le strinse forte facendomi male, soprassedetti, ma lui voleva vedermi causa del suo dolore e iniziò a pizzicarmi i capezzoli con ...
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