1. Il primo, il secondo o il terzo? (III Parte)


    Data: 12/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    Le settimane seguenti al mio primo tradimento furono lunghe, Matteo mi avevo chiesto di non parlargliene e io rispettai il suo volere, anche se avevo un gran bisogno di esternare e liberarmi da quella esperienza, non avendo modo di dirlo a nessuno, decisi di affidare questo segreto ad alcuni forum trovati su internet. Con stupore trovai tante testimonianze di altre donne che si affidavano ad internet per condividere le loro scappatelle. Questo alleviò un po’ la mia pesantezza nei confronti del mio uomo con cui nel frattempo continuavo a vivere in armonia. Uscivamo con gli amici, cenavamo, passeggiavamo, ma soprattutto scopavamo tantissimo. Vivevo una doppia vita, premurosa e innamorata in sua presenza, lussuriosa e bagascia da sola. In quei giorni mi era capitato di pensare spesso ad Andrea e qualche volta sotto le coperte o sotto la doccia quando ero sola mi toccavo pensando a quel cazzo giovane e impetuoso. Avevo ancora qualche settimana di tempo prima di mettere alla prova lo sperma del pischello universitario, il mio ciclo, da sempre regolare si sarebbe rivelato intorno alla fine del mese, mancavano ancora circa 14 giorni e io dovevo essere sicura di trovare più donatori per la mia causa. Archiviai lo studente di lettere e iniziai a pensare ad una seconda “vittima”. Per tornare a caccia in città era troppo presto, avrei potuto incontrare Andrea e non mi andava di causargli degli scompensi emotivi, mi ero divertita con lui ma non volevo giocare con i suoi sentimenti. ...
    ... Dovevo rimorchiare qualche estraneo alla mia vita. Un Venerdì rincasai al solito orario dopo il lavoro, Matteo era appena uscito dal lavoro e mentre ero per strada mi telefonò per avvertirmi che mi avrebbe raggiunta a casa dopo aver sbrigato delle commissioni. Una volta nel mio condominio pigiai l’interruttore dell’ascensore e aspettai qualche secondo, ma questi non si muoveva dal piano in cui era fermo, pensai fosse fuori servizio e mi feci i tre piani a piedi. Arrivata sul pianerottolo notai che l’ascensore era bloccato da delle scatole che ostruivano la chiusura delle porte automatiche, mi avvicinai per capire meglio cosa stesse succedendo, quando dall’appartamento accanto al mio, il vicino di casa uscì con altre scatole. Lo guardai avanzare verso l’ascensore e quando fu nei paraggi e posò per terra il peso che portava mi vide e subito capì che mi ero dovuta fare le scale a piedi per causa sua. Si scusò immediatamente per l’inconveniente e mi disse che non voleva assolutamente monopolizzare l’ascensore condominiale e che lo aveva bloccato per portare le ultime scatole all’interno per accelerare il trasloco. La sua ammissione di colpa ammorbidì la mia stizza e lo rassicurai che non c’era alcun problema e che non doveva preoccuparsi. Nonostante fossimo vicini non mi ero accorta nei giorni precedenti che stesse traslocando, mi disse che effettivamente era stato un trasloco improvviso, e poi sorrise aggiungendo che entro due giorni avrebbe dovuto liberare l’appartamento dalle sue ...
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