1. Il primo, il secondo o il terzo? (III Parte)


    Data: 12/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Rot43, Fonte: EroticiRacconti

    ... cose perché il proprietario appena ricevuta la notizia era riuscito ad affittare l’immobile. Lui però preferiva lasciarlo nel giorno seguente in modo da poter partire per la nuova destinazione nella giornata di sabato . Aveva ottenuto la possibilità di chiedere una sede di lavoro in altra città e gli era stato accordato, così dal lunedì successivo era stato assegnato presso la nuova sede dove doveva prendere servizio. Si trasferiva in una città lontana centinai di chilometri dalla nostra. Gli augurai buona fortuna e lui mi ringraziò sorridendo, poi spinse le scatole nell’ascensore e con quello scese giù. In casa era tutto tranquillo e come al solito mi tolsi i miei scomodi abiti lavorativi per indossare qualcosa di più leggero, Matteo sarebbe arrivato a momenti e avevo un gran incendio alla fica che sicuramente la sua lancia avrebbe domato e spento. Volevo stuzzicare il suo appetito sessuale così aprì l’armadio e tirai fuori un po’ di intimo particolare, mi ricordai di aver comperato qualche giorno prima un completo intimo sexy nero composto da un perizoma in pizzo e un reggiseno minimal tutto scoperto. Lo indossai e mi guardai attraverso lo specchio soddisfatta: il pezzo di sopra aveva la coppe quasi del tutto aperte e le leggere finiture in pizzo che le attraversavano contenevano a malapena i miei grossi seni, il centro era ornato da un pendente di rifinitura. Anche lo slip era abbinato più o meno con lo stesso design, percorrevano la mia vita 3 anellini a sostegno del ...
    ... pizzo e dall’anellino centrale partiva un striscia di tessuto fine che passava attraversava le grandi labbra per poi scivolare sul posteriore sprofondando all’interno delle natiche. Feci due passi su me stessa per mirarmi e una volta davanti allo specchio mi diedi da sola della zoccola. Prima di farmi trovare pronta in salotto da Matteo avrei voluto indossare dei tacchi appropriati, ma non ne ebbi il tempo. La porta si aprì e udì la sua voce che mi avvertiva, gli risposi che ero in camera, lui si fiondò da me e quando mi vide conciata in quel modo intesi che non mi avrebbe lasciato il tempo per indossare delle scarpe. Una prominenza erompeva dai suoi calzoni, mi avvicinai senza dir nulla, gli abbassai lentamente la patta e gli tirai fuori l’uccello, lo segai per qualche secondo e quando divenne duro e pulsante lo spompinai con cura. Dopo un lungo pompino, mi prese con vigore sul letto e come al solito mi venne nella fica. Per il resto della serata mi proibì di cambiarmi e passai tutta la notte vestita in quel modo non ricordo quante volte mi scopò, ma facemmo mattina. Il sabato rimanemmo a letto fino a tardi e ci svegliammo intorno all’ora di pranzo, uscimmo e andammo a mangiare assieme qualcosa, rientrammo nel pomeriggio, un’oretta prima della sua solita partita di calcetto con gli amici. Al nostro ritorno l’ascensore era libero, pensai che il nostro vicino avesse concluso il trasloco e quando arrivammo sul pianerottolo gettai uno sguardo verso l’ingresso del suo appartamento, ...
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