1. Voli di Gioventù


    Data: 19/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: cagliostrus, Fonte: EroticiRacconti

    ... a baciarla sui capelli. Lei si girò, il volto solcato dalle lacrime, di cui aveva inzuppato il cuscino. Di scatto si strinse forte a me affondando il viso sul mio petto.
    
    Corrisposi al suo tenero abbraccio e le scivolai affianco, quasi automaticamente e senza pensare. Le nostre mani ci donavano reciproche carezze di puro e semplice conforto, poi, sempre più consapevoli e mirate, divennero audaci. Scivolando tremanti sul mio pube le sue dita s’impigliarono in un groviglio di peli e sperma secco, provocandomi una fugace fitta di dolore. Lei esplose in un istantaneo scoppio di risa, brevissimo quanto un singhiozzo, ma sufficiente a cambiare totalmente la smorfia di dolore sul suo viso in un’espressione sorridente, da me subito corrisposta. Ridendo cominciai a leccarle via le lacrime dalle gote e presi a carezzarle il pube a mia volta.
    
    Credevo che Cristina si sarebbe limitata a masturbarmi fino all’orgasmo, innanzi tutto a causa del recente aborto e poi per la maestria con la quale impugnava il mio bastone, scoprendo e ricoprendo il glande con la pelle del prepuzio. Ogni tanto la sua mano affondava fino alla radice, stirando giù la pelle e provocandomi fitte di piacere frammisto a dolore.
    
    Ad occhi chiusi brancolavo a mia volta sulla sua vulva cercandone lo spacco, ma la via sembrava occlusa alle ...
    ... mie dita. Ad un tratto avvertii, fra i ricci biondi e vaporosi, come la presenza di un pelo stranamente lungo e grosso. Lo strinsi fra le dita isolandolo dagli altri e ne riconobbi la natura. Era il filo di un tampone vaginale: ma certo, riflettei, dopo l’intervento, per fermare l’emorragia. ‘Aspetta, faccio io’, disse lei, fermando la mano destra sul mio cazzo, senza però mollarlo.
    
    Eravamo indubbiamente coscienti di quanto stavamo per fare ed ora mi sorge spontaneo chiedermi se ero più porco ed egoista io o pazza scriteriata lei, ma con ogni probabilità, data l’età e la situazione, un tale dubbio, allora, non mi sfiorò neppure. L’unico mio pensiero era rivolto al piacere imminente che stava per toccarmi in sorte: fottermi la migliore amica di Maria. Che pezzo di porco!
    
    L’amplesso non fu dei più esaltanti. Io stavo sopra, questo lo rammento, e mentre mi muovevo dentro lei, il rumore prodotto da una porta che sbatteva forte ci bloccò. Il letto sul quale avevo lasciato Maria addormentata era vuoto. Se n’era andata, evidentemente oltraggiata alla vista di me e Cristina, congiunti davanti ai suoi occhi, appena aperti al risveglio mattutino.
    
    Non rividi più nessuna delle due, perché dopo pochi giorni, nella mia vita ne sarebbe entrata, prorompente, un’altra: colei che mi avrebbe portato all’altare. 
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