1. Laura, Al centro commerciale (racconto a 4 mani)


    Data: 16/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cercatoredimenti, Fonte: EroticiRacconti

    ... ai! Sciaff, ai! Sciaff, ai! Sciaff, ai! Sciaff, ai! Mi piace sentire quel tuo “ai” sospirato ad ogni sculaccione… Sciaff, ai! Sciaff, ai! Sciaff, ai! Mi fermo e ti accarezzo le natiche sempre più arrossate, ma la tentazione è fortissima e la mia mano finisce tra le tua gambe, nelle tua figa e sul tuo clitoride. “Sei proprio una lussuriosa puttanella, andartene in giro senza mutande e farti toccare da chiunque…” e ricomincio a sculacciarti Sciaff, ai! Sciaff, ai! Sciaff, ai! Sciaff, ai! Toc… Toc… “Si? Avanti!!!” e giro la sedia non mi va di farti vedere da Luca in quella situazione, sei sempre una signora per bene, lui entra, tu ti tiri su dandoti un po di contegno, lui ti guarda, con lo stesso sguardo di quando sei entrata nel negozio, tu arrossisci nuovamente, lui sorride e rivolto a me mi dice che è arrivata la persona che aspettavo. “Bene Luca! Aspetta un minuto e poi falla entrare” “OK!” Ti da un ultimo sguardo si vede benissimo nei suoi occhi che sa tutto quello che è successo e quello che succederà senti un brivido accompagnato da una vampata, vorresti svanire ma sei quì tra le mie mani e questo ti piace.” Tu stai fremendo, vuoi sapere chi sta per arrivare, mi guardo con una sguardo supplichevole e mi chiedi ancora chi è, il tuo sguardo è così dolce che sto per cedere, ma ti rigiro con la faccia verso la finestra e dandoti un paio di sculacciate ti dico tra pochissimo lo scoprirai.
    
    io:
    
    “Sono sola nella stanza con il culetto nudo. Vergogna ed eccitazione mi ...
    ... turbano e spero che almeno Enrico abbia chiuso a chiave la porta. Penso che potrei alzarmi e controllare però ho paura che torni Enrico e penso che avendo accettato questa situazione devo stare al gioco. Non so quando durerà la mia punizione, penso che dovrò andare a casa a fare la brava casalinga ma
    
    ora sono solo una puttanella in una situazione incredibile. E poi cerco di immaginare chi possa essere la persona che verrà: forse Patty o Oliver!
    
    Non so con chi sarei più in imbarazzo. Mentre penso a questo si apre la porta e vedo con sollievo che Enrico è solo. Aspetto i suoi ordini. Mi dice di alzarmi e andare verso di lui. Camminare nuda verso la persona che mi deve punire è stato sempre molto imbarazzante e cerco di coprire la mia intimità.
    
    Quando sono vicino a lui noto il rigonfiamento nei suoi pantaloni e mi viene da ridere e sono anche contenta che lui è eccitato. Poi mi ordina di inginocchiarmi sulla poltrona.
    
    Continuo a vedere le persone dalla grande vetrata. Muoio di vergogna ma quando lui mi gira con il culetto verso la vetrata vorrei scomparire. “Enrico per favore dimmi se le finestre sono a specchio, per favore se non lo sono spostiamoci”.
    
    Spero di ricevere una risposta confortante ma tu mi dici di controllare quando esco. In quel momento ti odio vorrei girarmi e darti uno schiaffo ma l’altra parte di me è al colmo dell’eccitazione e non riesco a reagire. Quando mi dici di allargare le gambe lo faccio senza ribellarmi e mi rendo conto che così facendo io ...
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