1. Laura, Al centro commerciale (racconto a 4 mani)


    Data: 16/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cercatoredimenti, Fonte: EroticiRacconti

    ... in ufficio sola in ginocchio con il culo rosso all’aria mi ha eccitato al punto che ho dovuto mettere il giaccone per nascondere il pacco. Al mio ritorno, quando hai sentito la porta aprirsi ti sai girata di scatto per vedere chi fosse, il tuo sguardo si è tranquillizzato quando hai visto che ero io. “Allora puttanella sei pronta per la seconda parte?” “Qu-quale?” “Quante domande… Ora vedrai… o meglio sentirai. Alzati in piedi e vieni qui!” Nel frattempo mi sono tolto il giaccone e ti son venuto incontro, ho preso la sedia con le ruote che è dietro la scrivania e l’ho spostata la centro tra la scrivania e la grande finestra. Tu ti alzi in piedi, è fantastico vederti camminare verso di me vestita in quel modo, con la gonna rossa arrotolata sulla pancia, il ciuffo di pelo del tuo fiore, che timidamente cerchi di coprire con le mani mentre ti avvicini e le meravigliose gambe fasciate dalle autoreggenti nere. Il tuo sguardo cade sul mio pacco e ti scappa un sorriso nel vedere quant’è gonfio, ti chiedo cos’hai da ridere, anche se ho capito, tu diventi rossa e mi rispondi “niente!” “Ridi per niente? Tra poco ti passera la voglia di ridere per niente. Vieni qui e sali in ginocchio su questa sedia”, è una grossa e comoda sedia da ufficio in similpelle nera, morbida e robusta con i braccioli e il poggiatesta, lo schienale si può reclinare. Tu sali su con le ginocchia e appoggi gli avambracci sul poggia testa, io reclino leggermente lo schienale quanta basta per mettere in evidenza le ...
    ... tue natiche ancora rosse per la “prima parte”. Sei girata verso la finestra, riesci a vedere bene giù, nel grande atrio del centro commerciale, noti con terrore che ogni tanto qualcuno si ferma e guarda in su proprio verso di noi, mi chiedi timidamente se queste finestre sono a specchio, io sono in piedi alle tue spalle e mentre inizio a palparti le natiche ti dico “ricordati di controllare quando andrai via, intanto che ne dici se ti metto in mostra?” e dicendo ciò giro la sedia verso la finestra , sento un tuo “Nooo!!!” ma non fai niente altro per evitarlo, sento che questa situazione ti sta piacendo e scommetto che… voglio proprio controllare, rigiro la sedia verso di me, tu puoi di nuovo guardare giù, e vedi sempre più gente guardare in su. Io ricomincio a palparti le natiche, hai la gambe serrate, ti ordino di allargarle, tu lentamente lo fai spostando le ginocchia hai bordi della sedia, ti dico che sei brava mentre accarezzo la tua pelle rossa, sempre più tra le gambe, fin quando la mia mano finisce sul tuo fiore, è fradicio dei tuoi umori, sento il clitoride tra le mie dita, tu sospiri dicendo un “no… ti pregooo” ma speri che continui. Ti tocco per meno di un minuto, poi faccio scivolare la mano tre le tue gambe facendo passare le dita su la tua figa bagnata, un mio dito scivola dentro con facilità, ma continuo lentamente a spostare la mano verso le tue natiche. “Puttanella, sei qui per essere punita, non per godere” e con queste parole inizio a sculacciarti. Sciaff, ...
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