1. Laura, Al centro commerciale (racconto a 4 mani)


    Data: 16/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cercatoredimenti, Fonte: EroticiRacconti

    ... una bella puttanella esibizionista? Ma tuo marito lo sa?” intanto ti sto toccando, massaggiando le natiche, tu sei piegata in avanti con i gomiti appoggiati alla scrivania. Sono eccitatissimo e la mia tentazione è quella di prenderti li subito, ma rovinerei tutto, lo sento spingere nei pantaloni ma mi trattengo. Ad un tratto le mie carezze si trasformano in sculacciate, ti prendo di sorpresa e fai un movimento come per alzarti ma ti fermo con una mano dietro la nuca e ti faccio “riaccomodare” nella tua posizione. Continuo a sculacciarti, su una chiappa e poi sull’altra, su verso la schiena e giù dove iniziano le cosce, alternativamente per una decina di minuti, fin quando tutto il tuo bel sedere non è omogeneamente rosso. A questo punto ti ordino di raddrizzarti, tu obbedisci, le tue mani vanno sulle tue natiche martoriate, ma te le blocco e ti ordino di non toccarle. Ora le tue mani sono nella mia, come ammanettate e ti conduco in un angolo della stanza, quello verso la finestra, ti faccio inginocchiare con la faccia verso il muro, ma in modo che con la coda dell’occhio puoi vedere fuori. Io mi accomodo alla poltrona dietro la scrivania, mi giro verso di te e quindi verso al finestra e ti osservo, sei stupenda, in ginocchio con la tua bella gonna rossa tirata su i fianchi, il tuo fantastico deretano in bella mostra, rosso, così rosso che a fatica si vede dove finisce la gonna ed inizia la pelle, il rossore svanisce gradualmente lungo le anche, poco prima che iniziano le ...
    ... tue autoreggenti nere.”
    
    io:
    
    “ entro nel negozio indicatomi e Enrico imbarazzatissima, sembra che tutti sappiano del perché io sono lì. Poi Enrico dice ad un commesso “Luca io vado in ufficio con la signora, quando arriva chi sai tu chiamami”. mi vengono i brividi vorrei scappare il commesso mi guarda ed è come se trapassasse con il suo sguardo i miei vestiti. Adesso sono veramente in imbarazzo e poi mi chiedo chi sarà questa misteriosa persona. Resto lì impalata come una cretina quando Enrico mi prende per mano e mi conduce in quello che credo sia il suo ufficio. La sua mano è calda e per una attimo la immagino mentre mi sculaccia, ma non ho tempo di pensare e entrando mi guardo intorno. Da una vetrata sul centro commerciale vedo le persone camminare e poi penso che se io vedo loro, loro possono vedere me, ma io spero che siano dei vetri speciali quelli da cui si vede fuori ma non si può vedere dentro. Ho la confusione in testa ma poi riprendendo coraggio chiedo “Enrico adesso mi dici cosa hai in mente?” mi rendo conto mentre parlo che il mio tono è aggressivo e subito mi pento. Il mio maledetto carattere che mi fa mettere sempre nei guai, aggredisco per non essere aggredita. Enrico si alza e sento la sua mano toccarmi il sedere “come mai non sento le mutandine”. “ma dai se te l’ho detto io!” la mano si sposta dal mio sedere ma è solo un attimo uno sculaccione fortissimo mi arriva sul mio sedere e io quasi cado per terra per fortuna trovo la scrivania e mi appoggio. La ...
«1234...8»