1. Eneide Postmoderno-Del ricordo di Janus


    Data: 12/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Tradimenti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... dire che non fu mai lei a deludermi o a farmi mancare nulla ma quella donna… Quella femmina!!! Come posso spiegarti, o Asteius la forza del suo richiamo?-, chiese Janus, -Parlammo. Lei mi promise che ci saremmo rivisti sul campo e, secondo le convenzioni guerriere, io le promisi che non avrei fuggito il confronto. Poi lei mi mostrò il suo braccio. Le sue ferite si erano già rigenerate, la pelle quasi intatta. Mi disse che l’elisir rendeva feroci ma aumentava anche la rigenerazione della carne.-, lo sguardo dell’Esule trasmetteva puro sconforto, -Quella rivelazione fu terribile. Non ci credetti, ovviamente, come potevo?! Lei m’invitò a colpirle la mano destra con un coltello e io lo feci. M’impegnai, trapassandola da parte a parte. Non si lamentò, strinse anzi i denti. Bendò la ferita e si limitò a bere dell’elisir dalla fiasca che aveva alla cintola. L’indomani, mi promise, quella ferita non le avrebbe impedito di brandire le sue lame con la consueta abilità.-. Il silenzio avvolse i due conversanti mentre gli altri preparavano la nave e il rito propiziatorio giungeva alla fine.-E fu così? L’indomani quella guerriera fu nuovamente sul campo e mortifera come suo solito?-, chiese Asteius. Janus annuì, gli occhi ancora pregni di stupore.-Alla guida dei suoi, un unità di uomini e donne coperti di simboli disegnati con la calce, si lanciò nella mischia. Mi vide e alzò le lame. Entrambe. Non c’era esitazione, dolore o sofferenza sul suo viso. Quando arrivò abbastanza vicina vidi la ...
    ... mano. Nonostante il paramano, notai che non la stringeva spasmodicamente. Mi attaccò di nuovo. Riuscii a ferirla, a respingerla. E lei, in un atto di assoluto valore, mi sfidò con gli occhi a ucciderla. Non giaceva dinnanzi a me, ma l’avevo ferita al fianco. L’intero campo di battaglia tacque, le lame cessarono di agitarsi. Lei sorrise.“Un valido guerriero tra voi bambocci, infine.”, questo disse. Non vi fu uomo o donna di Licanes che non avesse desiderato la sua morte. Ma quell’istante di sdegno fu tutto quello di cui necessitò: si scagliò su di me. Mi colpì più volte, gettandomi a terra. Secondo i canoni d’onore nessuno interruppe la sfida ma vidi molti dei miei pronti a gettarsi su di lei. Tuttavia, ancora mi stupì.Mi aveva alla sua mercè, ero ferito e sanguinante e lei, nonostante la ferita al fianco infertale e altri tagli minori, ancora fiera ed eretta. Eppure non mi finì.-, Asteius a questa frase spalancò la bocca.-Ma come? Tutti sanno che i Cimanei furono grandi massacratori, sprezzanti della pietà. Quando fuggemmo io stesso vidi simile barbarie nei loro atti!-, esclamò.-Costei doveva dunque essere diversa poiché levò le lame nel Gesto della Tregua. Guardatasi attorno, vide probabilmente che i suoi compagni non avevano pagato un prezzo indifferente per tale gloria. Avanzò sino a trovarsi di fronte a Gannicus, il nostro comandante e negoziò la fine dello scontro. Basito, egli annuì, tanto più che era ormai il tramonto.-, rispose l’Esule.-E dunque che accadde?-, chiese ...
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