1. Eneide Postmoderno-Del ricordo di Janus


    Data: 12/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Tradimenti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Asteius.-Le mie ferite non erano gravi. Attesi sulle mura, osservando la guerriera e altri dei loro caricare i corpi su dei carretti trainati da bestie da soma. Lo fecero con rispetto. Lentamente.-, disse Janus.-D’altronde, necessitavamo di una tregua, i nostri feriti erano sempre più e dai villaggi e dalle nostre colonie non sarebbero giunti rinforzi. Quindi mi recai di persona a negoziare con loro.-.-La guerriera si tolse il paramano, mostrando la mano guarita. Mi complimentai per sifatto miracolo, senza ovviamente ricadere nell’eccessivo stupore. Lei rise.“Davvero credi che io e la mia gente siamo dei selvaggi, da come parli!”, mi derise. Io ribattei che tale impressione era stata data da loro e lei rise di nuovo, forse più di prima.“Un cacciatore inganna la preda con sopraffine strategie, spendendovi tempo e risorse. Perché mai l’arte della guerra dovrebbe differire dalla caccia?”, aveva chiesto. Io non seppi che dire. Lei mi chiese perché fossi giunto fuori dalla città e io risposi che desideravamo concedere loro una tregua di tre giorni. Chiedere meno non sarebbe servito ma chiedere di più sarebbe stato visto come un chiaro segno di debolezza, e avevo già compreso che quella femmina possedeva intelletto sufficiente a comprendere la verità insita in una simile richiesta.-, disse Janus.-Quindi cosa facesti? Quale fu la sua risposta?-, chiese Asteius.-Rispose che non era in suo potere decidere e che, nel rispetto delle gerarchie e dell’onore guerriero, avrebbe portato la ...
    ... richiesta ai suoi superiori. Mi disse che avrei avuto la risposta all’indomani, l’incontro fissato per mezzogiorno sulle rovine del Peteus, il tempio dei nostri avi che i Cimanei avevano rapidamente conquistato e dissacrato all’inizio dell’assedio.-, rispose l’Esule.-E tu diffidasti, nevvero?-, chiese Asteius.-Lo feci, o veggente, come avrei potuto fare altrimenti? Erano pur sempre nostri nemici e tutto ciò che avevo visto e udito confermava la loro pericolosità.-, disse Janus, -Ma la tregua era necessaria: i nostri feriti erano moltissimi e il personale addetto alle cure sull’orlo del collasso. Inoltre sospetto che neppure i nostri nemici fossero messi molto meglio. Sono dell’idea che anch’essi fossero spossati, sebbene mai domi.-.-Ordunque ti recasti all’incontro, giusto?-, chiese il sacerdote. Janus annuì.-Lei era là. In piedi accanto all’altare, un coltello alla cinta ma nulla più come arma. Mi sorrise.“Dunque sei venuto. Coraggioso. Ma ormai che tu sia impavido non é novità.”, disse. Io annuì, limitandomi a cercare di concentrarmi sulla risposta. Lei dovette intuirlo, poiché subito entrò in argomento senza giri di parole. “Il comando Cimaneo accetta la proposta. Tre giorni di tregua siano”. Solo questo disse. Io annuii e mi preparai a lasciare quel luogo funesto, abitato dagli spettri dei nostri morti, affranti per tale profanazione.-, l’Esule sospirò di nuovo, -E fu lì che lei mi disse qualcosa. Una frase aimhé che tutto mutò.-.-Ossia?-, chiese Asteius.
    
    Janus ricordò ...
«12...567...14»