1. Eneide Postmoderno-Del ricordo di Janus


    Data: 12/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Tradimenti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Il viaggio proseguì per giorni quieti. Non fu una sorpresa notare che alcune delle donne del gruppo fossero rimaste incinte, ma fu motivo di preoccupazione per Janus e gli altri il pensiero che le fragili vite appena nate sarebbero state esposte ai pericoli del vagabondare tra le isole che componevano quello che forse un tempo era stato un continente. Tuttavia, al parto della più avanzata delle partorienti mancavano ancora almeno sei mesi, e Janus tentò di conservare l’ottimismo.-Quali segni dagli Déi, o sacerdote?-, chiese ad Asteius. Il sacerdote gli rivolse uno sguardo.-Non mi sei mai parso uomo di fede, Janus.-, disse. Lui sorrise appena, il viso che esprimeva preoccupazione e speranza e un pizzico di sconforto.-Quant’é debole l’uomo che accetta l’esistenza degli déi solo alla comparsa delle nubi all’orizzonte.-, commentò. Asteius si limitò a sospirare e gettò le offerte nel fuoco sacro. Quell’isola era deserta e spoglia come nessun’altra. Era patetica ma si erano ugualmente fermati, cercandovi provviste che non v’erano.-Vedo invero altre prove. Gli déi sono scontenti del tuo agire, Janus. Ma non comprendo.-, il sacerdote si accigliò, -Hai agito secondo le leggi dell’onore, l’esempio che il nostro popolo dovrebbe sempre ambire a seguire.-, disse. Notò una lacrima negli occhi di Janus.-No. Non sempre, o venerabile anziano.-, lo contraddisse questi.-E cosa facesti di tanto terribile?-, domandò Asteius. Il fuoco sacro bruciava piano, divorando le offerte voracemente. Il ...
    ... vento soffiava lieve. La pattuglia di Sullastius tornò portando pochi frutti colti nello scarno bosco dell’isola.-Non troveremo altro qui. Ne abbiamo raccolti quanti più potevamo ma non v’é motivo di continuare a perder tempo. Lasciamo questa sventurata roccia.-, disse questi. Janus annuì.S’imbarcarono. Sulla spiaggia rimasero solo il sacerdote e l’Esule.-Dunque, o grande guerriero? Cosa fu il tuo agire così sgradito agli déi?-, chiese il vecchio.-Ordunque, te lo narrerò o venerabile anziano. Ma ti prego di non interrompere poiché esso é un peso terribile, e c’é buona ragione nel disprezzo per me da parte degli dei.-, disse.-Ma perché?-, chiese Asteius, ormai turbato, -Come può esservene?-.-Perché io fui… in larga misura responsabile della catastrofe che ci vide lasciare la nostra amata patria.-, e, con quelle parole e sotto un vento forte e crescente che tuttavia non scosse gli uomini, l’Esule prese a raccontare.
    
    -Fu durante la battaglia. Il venticinquesimo giorno del sesto mese del nono anno.-, disse Janus.Ricordava bene gli eserciti schierati secondo le convenzioni di Licanes, i combattimenti nella prima linea e quanto magnifiche le manovre dei Licanei che seppure in inferiorità notevole riuscirono ad abbattere molti dei Cimanei per ognuno dei loro caduti.-Ricordo.-, disse Asteius, -Riuscimmo a respingerli ma non prima che essi giungessero a corpo a corpo, arrecandoci gravi lutti tra cui quello dell’Esarca Beleide, somma guerriera e comandante di uno dei nostri gruppi di ...
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