1. Eneide Postmoderno-Del ricordo di Janus


    Data: 12/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Tradimenti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... iniziò. Per anni avevano temporeggiato!-, esclamò, -Fu mirabile la loro pazienza, il loro sacrificio, la loro decisione di negarsi l’efficacia di quelle nostre armi solo per utilizzarle dopo, nel momento migliore. Ancora non so chi tra loro decise tale strategia. Senz’altro fu un guerriero astuto, forse quella giovane dalla mirabile abilità… Penso che mai avrò risposta.-.-E così attaccammo, senza considerare la possibilità di una trappola!-, strepitò Asteius.-No, o indovino, noi attaccammo consideranola grandemente! Veicoli a repulsione posarono i nostri uomini in zone lontane e ci avvicinammo lentamente, preparando l’attacco. Gruppi di tiratori dalla lunga distanza si schierarono sui colli che circondavano la spianata ove i nostri nemici erano accampati. Ma fu una trappola e delle migliori! Non posso che riconoscere la loro bravura: i loro guerrieri, sapendo del nostro arrivo grazie a osservatori mimetizzati nell’erba alta circostante furono in grado di prevedere il nostro spostamento. Due gruppi di Cimanei si abbatterono sulle nostre linee e noi sparammo, abbattendone diversi. Gli altri tuttavia, quelli armati come noi fecero la loro comparsa all’improvviso sparando sul fianco dei nostri uomini proprio mentre gli altri bruti assaltavano le nostre formazioni. Fu una strage: degli uomini che partirono, ben seicentoventi, solo duecentotrentasei fecero ritorno.-, disse Janus.-Io, che combattei quel giorno tra le squadre da lunga distanza, ricordo l’orrore di quei barbari. ...
    ... Ricordo Sifrastus venire ucciso da uno di loro. Il mio carissimo amico morì in modo orribile. Ordinammo la ritirata con i veicoli che ci raccolsero in rapidi passaggi, lasciando sul capo i morti-, lacrime ora scorrevano sul viso dell’Esule, -E fu per ciò che io chiesi di poter negoziare il recupero dei corpi dei nostri uomini. Mio padre obiettò ma il consiglio ordinò che fossi io, comandante in seconda dell’attacco, a parlamentare.-.-E tu andasti al loro campo da solo, con un vessillo di tregua, secondo le usanze.-, ricordò Asteius.-Già. Mi osservavano con odio e rispetto in pari misura. Fu la stessa giovane che avevo tante volte visto sul campo in veste di nemica a condurmi ai corpi dei miei compagni caduti. Lo fece senza parlare. Finché non parlai io. La ringraziai. Lei, con mia sorpresa, parlò dicendo che era uso rispettare le tregue, finanche quelle con nemici come noi. Era chiaro il disprezzo ma altrettanto l’onore di quel popolo barbaro che creammo!-, continuò l’Esule.-Dunque, tu andasti a recuperare i morti e tornasti, é giusto?-, chiese il sacerdote.-Fu così, ma non senza parlare con quella guerriera. Era una donna… gli déi mi perdonino! Come nessuna mai, o venerabile saggio! Era bella, sensuale e feroce. Ed era persino intelligente!-, ora nella voce dell’uomo v’era rimpianto e dolore ma anche, Asteius lo distinse nondimeno, un pizzico di nostalgia. Non poté esimersi dal commentare.-Ma tua moglie?-, chiese, scioccato dalle rivelazioni.-Oh, lei non seppe nulla. È giusto ...
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