1. La Marchesa di Genzano


    Data: 23/09/2021, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Lesbo Racconti sull'Autoerotismo, Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... lunga serie di squilli le apparve l’immagine del padre.
    
    «Ciao tesori belli! – disse lui sorridente – Mamma è in doccia, mo’ ve la chiamo». E prima che potessero rispondergli, lo sentirono urlare a pieni polmoni «Laura, ce stanno i ragazzi al telefono!».
    
    «Come va, vi divertite?» gli chiese Giulia con una punta di invidia. Probabilmente erano appena tornati dalla spiaggia. Il padre era a petto nudo e abbronzatissimo, quei due al mare da soli di certo se la spassavano.
    
    Dopo appena un minuto li raggiunse anche la madre. Si era annodata un asciugamano sopra al seno, i capelli e la pelle – anche lei era bella abbronzata – apparivano ancora visibilmente bagnati. «Amori miei, come state?» esordì squillante.
    
    In breve la conversazione si spostò sull’argomento principe: «Tesoro, dimmi di questo nuovo lavoro! – la pungolò la madre – Tuo fratello mi ha detto poco, e negli ultimi giorni non ci siamo mai sentite».
    
    Giulia spiegò a grandi linee in cosa consisteva, senza entrare troppo nel dettaglio. Ma quando a una richiesta di approfondimento rispose «In una villa a Genzano», vide la madre cambiare istantaneamente espressione.
    
    «Genzano? Ma… dalla Marchesa?».
    
    E che ne sapeva sua madre della Marchesa? Le leggende erano così vecchie da avere girato anche quando andava a scuola lei?
    
    Giulia annuì. E dopo qualche secondo di silenzio, la madre aggiunse: «Come sta andando? Ti tratta bene, la Marchesa?».
    
    Come stava andando? Se alla chiamata non fossero stati presenti anche suo padre e suo fratello, forse la ragazza avrebbe anche potuto provare a confidarsi. E invece si limitò ad annuire ancora, per poi chiederle come facesse a conoscerla.
    
    «Perché in realtà ho lavorato anch’io da lei per un paio di estati… Ma è stato più di vent’anni fa, ero poco più grande di te».
    
    «Sul serio?» chiese Giulia incredula.
    
    «Sì, sì… Era una signora gentile, le ero affezionata. Ricordo come mi dicesse sempre che le rammentavo una giovane Demi Moore… Domani me la saluteresti?».
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