1. 124 – La professoressa, gli allievi e la figlia, tutti in vacanza (parte 2a)


    Data: 02/05/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... di dubbio i loro schizzi bollenti riempire l’interno del mio corpo, provai un ultimo orgasmo, il più intenso, il più devastante, ma anche il migliore di tutti quelli precedenti. Che sensazione di vuoto quando si sfilarono da me, mi parve di essere uno straccio, senza alcuna energia, mi lasciai andare sulla nuda pietra mentre i miei giovani allievi, girati verso il mare iniziarono a pisciare. Si rivestirono e cavallerescamente attesero che mi riprendessi, quindi mi aiutarono a scendere in acqua e mi guidarono fino in spiaggia. Erano le quattordici e delle ragazze nessuna traccia. Camminammo nei viali del campeggio e raggiungemmo la casa, le trovammo mentre cucinavano per tutti. Dissi loro che erano proprio diventate delle brave donnine, esse mi guardarono con aria di scherno e Beatrice, mi disse che ero una gran puttana. Anche mia figlia Linda, di solito sempre dalla mia parte, mi guardò in modo strano sogghignando in modo significativo. Dopo pranzo andai a riposare un po’, mi sentivo esausta e anche un po’ frustrata, così mi infilai sotto il lenzuolo e chiusi gli occhi in cerca di rilassamento. Dopo qualche minuto, sentii bussare alla porta, invitai, chiunque fosse, ad entrare e così comparve sulla soglia Lisa, aveva il viso parecchio serio ed ombroso, le chiesi cosa volesse e lei mi rispose che voleva sapere se era vero ciò che gli avevano riferito di me e dei ragazzi. Le domandai di dirmi cosa le avevano riferito e lei mi proiettò il film di quanto successo tra me e i miei ...
    ... giovani allievi maschi. Se ne stava seduta sul bordo del letto con il vestitino sollevato e le cosce nude interamente scoperte, io vedevo di profilo le sue tenere tettine, con in punta le dolcissime fragoline di bosco, comparire e scomparire dentro alla profonda e aperta scollatura. Ero ormai diventata una ninfomane, una troia, zoccola e puttana ninfomane.
    
    Mi eccitavo per ogni piccola visione, per un centimetro di pelle in più, certo anche per tanti centimetri di cazzo dentro di me, mi agitavo e impazzivo di desiderio per il sesso in generale, per i maschi e per le femmine in egual maniera. Lei mi accarezzò il viso, io la coscia, lei mi sfiorò le labbra della bocca, io la aprii e le succhiai le dita, lei scese con le stesse dita bagnate dalla mia saliva fra le mie tette, scostò il lenzuolo di lato e trovandomi nuda, accarezzò lungamente il mio pube, giocò arrotolandosi i peli fra le dita, io le sbottonai il vestito e liberai le splendide e sode tette. Si alzò in piedi e si sfilò il vestito dalle braccia e lo lasciò cadere a terra, quindi si avvicinò a me, più dappresso, a strettissimo contatto, le dissi di togliersi anche le mutandine, lei mi obbedì e poi ritornò a sedersi sul letto. Entrambe nude, io con il mio corpo più opulento e lei con il suo da eterna adolescente, ci accarezzammo quasi distrattamente a lungo guardandoci sempre e incessantemente negli occhi. Lei spiava le mie reazioni ed io le sue, la vidi rabbrividire dal piacere più di una volta, poi lei si distese ...
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