1. 124 – La professoressa, gli allievi e la figlia, tutti in vacanza (parte 2a)


    Data: 02/05/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Chiaramente, il giorno seguente fu improntato da parte di tutti, ad una perfetta comunione di intenti. Si vide questo grande cambiamento anche nelle piccole cose.
    
    Ad esempio, la mattina seguente, essendomi svegliata per prima, mi misi a rifare il letto e prima di questo spalancai la finestra e per far girare un po’ l’aria, aprii anche la porta che dava sul corridoio.
    
    Dall’uscio aperto vidi passare prima i maschi, essi, mentre andavano in bagno, sfilavano davanti a me, completamente nudi con il cazzo bello inalberato e rigido. Le femmine, a parte Beatrice e Sabrina che passarono di fronte alla mia camera anche loro interamente nude, le altre si mostrarono comunque con indosso le sole mutandine. Fu un bellissimo spettacolo, vedere i giovani corpi maschili e femminili in tutto il loro splendore esibire senza vergogna le loro nudità, davanti al mio sguardo parecchio concupiscente. Pensai eccitata: Se è vero il detto che il buon giorno si vede dal mattino”’..
    
    In effetti, fu una giornata molto particolare. Non esisteva più la professoressa e gli allievi, io ero ormai parte integrante del loro gruppo, mi davano del tu ma stranamente mi chiamavano prof. . Mentre si faceva colazione compresi da alcuni gesti inequivocabili che se fossi rimasta ancora un po’ tra di loro sarebbe scoppiata rapidamente un’altra mega orgia. Io avevo indossato solo una camiciola corta e molto trasparente e mentre mi adoperavo a lavare le tazze nel lavandino gli sfioramenti intenzionali si ...
    ... moltiplicavano, tutti avevano il diritto di toccarmi il culo, i maschi poi, ci appoggiavano tranquillamente il cazzo, premendomelo fra le natiche, altre mani, maschili o femminili che fossero, mi palpavano insistentemente i seni, insomma mi divincolai dai loro insistenti abbracci intimi e mi infilai on camera mia. Quando riemersi dalla stanza, mi ero infilata un copricostume e sotto avevo indossato un bikini giallo nemmeno troppo sconcio. Esordii dicendo loro che era meglio se fossimo andati tutti in spiaggia a scaldarci la pelle al sole, piuttosto che farci prendere nuovamente dalla foga del sesso. Alcuni mugugnarono rumoreggiando alquanto, ma poi si andarono a vestire e dopo circa mezzora ci incamminammo verso la spiaggia. Mentre me ne stavo distesa sul mio telo mare, riflettei a lungo su tutta la situazione che si era verificata la sera precedente e che sicuramente si sarebbe ancora verificata in un futuro nemmeno troppo lontano. Certo che se io, donna matura, investita tra l’altro di un ruolo molto importante per l’educazione dei miei giovani allievi,sentivo il prepotente bisogno di fornicare con loro, cosa potevo poi pretendere? Potevo forse richiedere maggiore serietà? Rispetto? Educazione? Potevo forse pretendere che calmassero i loro bollenti spiriti? Ero stata giovane anche io e avevo avuto gli stessi loro prepotenti pruriti post adolescenziali. Ricordo che a quei tempi non passava giorno che io non portassi le mie dita, che ogni volta diventavano più abili, a masturbarmi ...
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