1. Quel pomeriggio caldo e sorprendente


    Data: 23/08/2021, Categorie: Tradimenti Tue Racconti Autore: Giulia Liberamente, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... tutte le attenzioni.
    "Ti prego, permettimi di far venire te. Voglio farti godere come meriti... e vorrei bere la tua sborra, se me lo permetti."
    Lo guardo e non può non notare che lo sto implorando, così eccitata al pensiero del suo seme nella mia gola che mi sto accarezzando ancora l'intimità.
    Ridacchia, pare compiaciuto.
    "Concesso. Mettiti in ginocchio e succhia"
    Un altro ordine e solo sentirglielo pronunciare mi dà i brividi fra le cosce.
    Pochi istanti dopo ho i capelli raccolti e il suo pene gonfio fra le labbra, la gola già pronta a riceverlo che cede sotto i suoi colpi mentre mi trattiene la testa con una mano; la saliva che mi cola dagli angoli della bocca fin sul collo, gli occhi insieme da cerbiatta e da troietta che lo guardano devotamente dal basso, le mie dita dentro di me per masturbarmi.
    Un piccolo rantolo roco preannuncia che sta per raggiungere l'orgasmo, perciò non rallenta anzi oltre ad accelerare inizia a dare colpi più netti e profondi che mi danno lo stimolo della tosse. Lo trattengo e in profondità spingo anche le mie dita. Vengo insieme a lui con una forte scossa che dal Monte di Venere mi attraversa la schiena, invasa dal suo sapore salato e maschio, dal suo seme caldo e bianco. Quando sfila il suo membro rilassato gli mostro istintivamente che ho deglutito tutto e gli succhio il glande per spremere ogni goccia di sperma. Poi lo bacio più ...
    ... volte e solo allora mi alzo.
    "Grazie"
    Sorrido accarezzandogli pene e testicoli.
    Grazie di cosa? Della sborrata? Del sesso? Della bella serata? Oppure di avermi convinta a tradire la persona che amo, iniziando a percorrere una strada porca e perversa. Forse un po' tutto questo insieme, ma ancora non so dirlo.
    Lo bacio sulle labbra e prendo un foglio e una biro. Scrivo velocemente il mio numero di telefono e il nome del mio account Instagram, poi raccolgo le mie mutandine e le appoggio sul foglio.
    "Sono i miei contatti, cercami quando vuoi. C'è anche un regalino per te..."
    Concludo ammiccando maliziosa, tornando da lui per baciarlo un ultima volta. Lingua contro lingua, la sua saliva nella mia bocca.
    "Ora devo andare, ma spero di sentirti presto."
    Deglutisco. Lo dico o non lo dico? Decide che ormai è tardi, che ciò che è fatto è fatto e, soprattutto, che mi va di dirlo.
    "Vorrei che mi scopassi ancora. Se stato... fantastico."
    Arrossisco. Principalmente per paura che per lui non sia stato lo stesso, che per lui sia stato del sesso appena passabile e che lui non voglia scoparmi mai più. Però sorride malizioso.
    "Mi hai soddisfatto bene, penso che ti cercherò ancora."
    Mi sento felice e appagata a quelle parole ed esco con un espressione raggiante sul volto, senza curarmi di cosa dirò a Stefano quando domani gli racconterò di questo pomeriggio caldo e sorpendente. 
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