1. Quel pomeriggio caldo e sorprendente


    Data: 23/08/2021, Categorie: Tradimenti Tue Racconti Autore: Giulia Liberamente, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... occhi senza smettere di limonare e gli abbasso la zip dei jeans.
    "Ti basta come risposta?"
    Ridacchio e gli tolgo i pantaloni e le scarpe; resta in boxer e gli accarezzo il cazzo sotto il tessuto.
    "No. Voglio sentirtelo dire."
    Pare quasi un ordine, sebbene detto con dolcezza mentre mi sfiora l'orecchio con il dorso dell'indice.
    Non rispondo subito, prima ti libero dalle mutande e ti lascio il membro nudo; è dannatamente invitante, essendo decisamente massiccio e piuttosto abbondante. Sei dotato, non c'è dubbio.
    "Voglio che mi scopi."
    *Ammetto, fissandoti negli occhi, leccandomi già le labbra mentre inizio a sfiorarti con il palmo. Lo affero e stuzzico appena il prepuzio con il pollice, sentendo subito la carne gonfiarsi al mio tocco.*
    "Allora succhiami il cazzo."
    Non perdi tempo e, inaspettatamente, questo mi piace da impazzire. Ho i brividi al pensiero del mio ragazzo, Stefano, e della sua gentilezza, delle sue premure per me. Lui mi tratta da principessa e io lo sto tradendo con quest'uomo che mo ordina di fargli un pompino? Sì. Mi sento sporca per questo. E adoro questa sensazione.
    "Subito"
    Scivolo in ginocchio fra le sue gambe larghe e gli bacio la cappella, tanti piccoli baci umidi che pian piano diventano succhiotti lungo l'intero palo. Le mie mani cercano i suoi fianchi mentre le mie labbra finalmente accolgono il suo glande caldo e rosso. Lo lecco con la bocca chiusa e a poco a poco spingo la testa verso il suo pube, ricevendo una porzione sempre maggiore ...
    ... di lui. Cerco il suo sguardo, per vedere se ti sta piacendo, ma ha gli occhi chiusi e le labbra appena dischiuse. Mi sento felice e dannatamente in colpa allo stesso tempo, ma il sapore di cazzo sulla mia lingua è troppo forte per lasciarmi pensare. Il pompino prende velocità e intensità e le mie mani lo accompagnano accarezzandogli sia le palle sia il ventre in modo lento, attento alle reazioni del suo corpo. Anch'io mi sto eccitando, con quel sapore e pensando alla situazione in cui sono. Inizio a bagnare gli slip, lo sento. Sento anche il suo cazzo fremermi fra le labbra e i suoi testicoli fremere.
    "Brava Giulia. Voglio la figa adesso."
    Annuisco e lo sfilo di bocca, sbavandoci sopra ancora una volta. Mi calo le mutandine lasciandole a terra, ma resto vestita. Non mi va di spogliarmi, è più eccitante.
    "Scopami Fabio, voglio assaggiare la tua sborra."
    Sussurro, quasi implorandolo senza volerlo.
    "Mettiti a novanta sulla scrivania e ti accontento, veloce."
    Non me lo faccio ripetere e mi sistemo, allargandomi anche le grandi labbra con due dita, impaziente di accogliere il tuo cazzo. Di cui già ero dipendente senza saperlo.
    Mi mette le mani sui fianchi e appoggia la punta contro di me.
    "Pronta?"
    "Sì ti prego, son troppo eccitata."
    Sto ansimando. Non mi sarei mai aspettata di poter tradire e ancor meno mi sarei aspettata che mi sarebbe piaciuto.
    Il colpo con cuo mi prendi è deciso e netto, implacabile e bramoso. Avevi deciso che mi avresti scopata non appena mi hai ...