1. Quel pomeriggio caldo e sorprendente


    Data: 23/08/2021, Categorie: Tradimenti Tue Racconti Autore: Giulia Liberamente, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... patatine sto ridendo accovacciata a gambe incrociate a terra a fianco della scrivania di quello che ho scoperto chiamarsi Fabio.
    "Sei il docente più carino della facoltà, sai?"
    Mi scappa detto, ma quasi non me ne accorgo.
    "Se potessi esprimere un desiderio cosa chiederesti?"
    Lo fisso, raccogliendo le ginocchia verso il petto, avvolgendole con le braccia; indosso un vestitino bianco a fiori e delle ballerine azzurre, e quella posizione non è proprio il massimo per il mio outfit. Le scarpe mi sono scivolate dai piedi lasciandoli nudi e scopro alla vista un lembo delle mie culotte bianche, visibili fra le mie cosce.
    "Un desiderio eh?"
    Riflette. Io mi accorgo che ha notato il mio intimo, ma sono comoda e non cambio posa. Lo guardo, in attesa.
    Lui si alza dalla sedia e si siede sulla scrivania, lasciando pendere le gambe.
    "Sei la prima ragazza che ho esaminato sai?"
    Non risponde, è evasivo. Però mi accarezza la nuca e quel tocco mi dà un brivido.
    "Posso essere audace? Vorrei te."
    Sorride e passa con le dita sulla mia guancia.
    "Me?"
    "Sì. È un desiderio, no? Un sogno diciamo. Sei stupenda, intelligente e simpatica. Vorrei scopare con te."
    Sgrano gli occhi e ho un brivido lungo la schiena, poi però scoppio a ridere.
    "Sempre così diretto?"
    Lo fisso ancora e gli accarezzo un polpaccio. Quel gesto innocente, in realtà è un involontario gesto che accorcia le distanze.
    "Guarda che non scherzo. Vuoi esaudire un mio desiderio? Succhiamelo."
    Mi prende la mano e intreccia ...
    ... le nostre dita, notando il piccolo anellino d'argento che porto all'anulare destro. Capisce che sono fidanzata.
    "Sarà un segreto, il nostro gioco segreto."
    Sorride in un modo così dolce e sexy che resistere non è facile. Deglutisco.
    "No, mi scusi. Non credo sia il caso, io..."
    Mi alzo in piedi e mi dirigo alla porta, ma la mia mano si ferma sulla maniglia e mi volto e per guardarlo ancora.
    "Non ti costringo Giulia, ovviamente. Ma chiediti una cosa: Ti sei divertita con me stasera?"
    Annuisco.
    "E hai mai provato un brivido simile a quello del solo pensiero di fare ciò che ti ho chiesto?"
    Faccio segno di no con la testa.
    "E sai perché?"
    Ancora una volta dico di no.
    "Perché quel pensiero ti eccita. Ti eccita l'idea di scopare qui, malgrado tutto, per festeggiare con qualcosa di fuori dalla routine."
    Sorride e io sono spiazzata. Non ci credo, non ci posso credere. Non ci voglio credere. Sono una fidanzata innamorata e fedele, eppure... eppure Fabio ha ragione.
    Faccio un passo verso di lui, poi un altro.
    "Non c'è nulla di male, Giuly. È solo sesso. Festeggiamo insieme, ti va?"
    "Sì. Mi va."
    Sussurro e mi avvicino, piazzandomi di fronte a lui.
    "Ma la scelta deve essere tua, non ti costringo a fare nulla. Scopiamo?"
    Sorrido e gli accarezzo la guancia, poi finalmente cedo.
    Il nostro primo bacio è stato lungo e lento, la sua lingua avida cerca la mia e la mia, golosa, insegue la sua. Cerco di succhiargli la lingua, godendomi la sua saliva al sapore di vino. Apro gli ...