1. la moglie manipolatrice


    Data: 16/03/2021, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: estimator, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... avere gli stessi riguardi che aveva avuto pe rme.
    Samir lo strattonò come un fuscello lo girò e gli schiaffeggiò più volte il culo. Aveva lo scopo di sottometterlo ed impaurirlo per non farlo reagire. Mettiti alla pecorina brutto stronzo cornuto.
    Mi accorsi della mia fica bagnata, mi eccitava vedere quell’umiliazione ai danni di mio marito.
    Nonostante la lubrificazione e la dilatazione che gli avevo fatto con le due dita per un minimo di pietà, il cazzo di Samir stentava ad entrare per l’eccessivo spessore. Giò urlava di dolore, ma io feci cenno al toro nero di non dargli retta e di continuare senza tregua. Le urla erano tanto che dovetti prendere una tovaglietta del bidet e metterla tra i denti del cornuto. Avevo il suo viso fra le mani grondato di lacrime e gli occhi che mi chiedevano pietà. Finalmente dentro, Samir lo stantuffò senza fermarsi un attimo.
    Non resistetti; Inginocchiata davanti a Giò che soffriva; mi masturbai senza ritegno. 
    Raggiunsi l’orgasmo e solo allora dissi a Samir sborragli dentro e lasciamolo stare. Ha sofferto quanto si meritava.
    Quando gli tirò il cazzo dal culo, grondande di sperma, Giò diede un urlo maggiore e si rannicchio in posizione fetale piangendo come un bambino.
    Lo lasciammo per un po’ sul letto a piangere mentre io e Samir ci portammo in soggiorno sul divano a bere un liquore.
    Chiesi a Samir di andarsene e lasciarci soli.
    Quando lo sentii più tranquillo mi avvicinai con affetto: amore hai sofferto troppo? Forse ho esagerato ...
    ... nella punizione?
    Rispose subito,no,no passerà, passerà………me lo meritavo, non lo farò più, ti obbedirò sempre.
    Quest’uomo si giustificava, chiedeva perdono e si impegnava a sottomettersi senza aver fatto un cazzo.
     Era stato fatto cornuto, obbligato ad assistere, a pulire lo sperma dell’amante nero, a servire come uno schiavo, a prenderlo nel culo e diceva: scusa, perdono, hai ragione a punirmi dammi la peggiore delle punizioni , ti obbedirò per sempre. 
    Ero esaltata per questo risultato.
    Di nuovo mi bagniai la fica ero eccitatissima e mi masturbai davanti a Giò dolorante sul letto che mi guardava. 
    Ti fa piacere se lo faccio?
     Non riuscendo nemmeno a parlare accennò di si. 
    Si allungò quel tanto per arrivare ai miei piedi e li baciò.
    Avevo preparato la colazione per noi due quando lo vidi entrare in cucina che si reggeva appoggiandosi ai mobili. Tentò di sedersi ma non riusciva a trovare una posizione adatta. Gli chiesi se voleva un cuscino, rispose che non voleva infastidirmi. Quando si riprese iniziammo a parlare. 
    Mi sento un pò mortificata per questo fastidio che hai dissi, ma vedrai passerà. Dopo non ricorderai il dolore, ma vorrai provare il piacere della penetrazione.
    Rispose: tu allora vuoi che continui?
    Amore ma tu non sei più un uomo. Anche prima non eri gran chè. Ti ho fatto sverginare perché in futuro con più uomini  nel nostro letto, non abbiamo problemi di ruoli. Non credi?
    Si certo come dici tu!
    Ma che c’è che ti cruccia, parla tranquillamente non ...