la moglie manipolatrice - Racconti Erotici

la moglie manipolatrice

RACCONTO PORNO-EROTICO PSICOLOGICO
LA MOGLIE MANIPOLATRICE

Capitolo I

Mi chiamo Lia 47 anni, mio marito Giorgio 50 entrambi di bella presenza, una buona se non ottima posizione economica con due buoni impieghi di lavoro.  Sposati da 20 anni una vita normale, forse fin troppo. Abbiamo una buona socialità e non avendo figli, accettiamo di buon grado inviti alle feste familiari di amici o viaggi e vacanze in loro compagnia.
 La mia storia inizia così:
 Mi trovavo ad una ennesima festa di amici a guardare da un tavolo mio marito che conversava con diverse persone serenamente e con sorrisi vari. Io stavo al tavolo con un uomo che mi avevano presentato da un’oretta il quale in modo invadente e senza che gli avessi dato alcun adito a farlo, da un po’ mi infilava la mano tra le gambe.
 Non ero particolarmente eccitata e interessata, ma stavo riflettendo in modo insolitamente cinico per me,  se questa non potesse essere l’occasione di poter dare una svolta alla mia vita sessuale o rovinare il mio matrimonio.
 Come un automa presi una decisione con determinazione e freddezza. Inviai un messaggio sul cellulare di Giorgio;” Giò in modo discreto guarda sotto al mio tavolo”.
 Allargai le gambe per consentire al mio vicino di avere in mano la mia fica e con la mia faccio le corna alla vista di mio marito che nel frattempo si era abbassato a guardare.
 Lo vidi furioso venire verso di me. Noncurante del mio vicino mi alzai velocemente e fermai mio marito a metà strada che…gli ...

... spacco la facc..Zitto gli dissi in modo severo, lui non c’entra un cazzo, ne parliamo a casa. 
Iniziammo una lite furiosa già in auto. Ma cosa ti è saltato in mente, sei impazzita.
 Allo stato delle cose non potevo più tornare indietro e lo aggredii ferocemente: ma che cazzo pretendi, vuoi che passi il resto della mia vita sessuale ad aspettare il sabato che, 13 centimetri di cazzo della durata massima di 15 minuti mi solletica la fica e aspettare di raggiungere l’orgasmo con il tuo dito dopo che ti sei asciugato lo sperma? Lo vidi sconvolto e umiliato e non riuscì più a dire una sola parola. Si mise a dormire sul divano, mentre io a letto mi chiedevo come continuare questo percorso intrapreso. Ormai avevo tutto lucidamente nella mia mente e di ciò che volevo da lui. 
Come sempre arrivo prima io dal lavoro. Preparo una cenetta particolare e accosto il televisore con il lettore video  ai piedi del letto come facciamo il sabato quando facciamo sesso, vedendoti un video porno. Quando arriva Giorgio mi saluta appena. Quando vede i preparativi dice in modo incazzato: penso proprio che non sia il caso date le circostanze e voglio sapere se mi vuoi lasciare o tradire o che cazzo hai in mente.  Giò io ti amo e non voglio lasciarti. Con te sto bene e non ho intenzione di rinunciare a te. Voglio solo che tu rifletta sulla nostra situazione e raggiungere insieme una soluzione.
  Facciamoci questa serata insieme parlandoci sinceramente.
 Giò fra noi va tutto bene tranne il sesso. Mi ...