1. La casa delle bambole


    Data: 25/08/2021, Categorie: Etero Autore: Albatro86, Fonte: RaccontiMilu

    ... sussultare un attimo a sentire quel contatto, quando, poi, mi ritrovai ad allontanarmi nuovamente, sentii la sua schiena inarcarsi a seguire il mio movimento fino a quando non la liberai e si ridistese sul letto.
    
    Finito di giocare con i seni cominciai a scendere sul suo corpo. Con la bocca leggermente dischiusa le feci strusciare le labbra sullo stomaco, sull’ombelico fino a raggiungere l’orlo del pantalone. Mi alzai nuovamente con il busto, spostandomi più in basso e le portai le mani sul primo bottone. Le sbottonai il pantalone e quando lei cercò di fare lo stesso con me la spinsi nuovamente sul cuscino. Quando tutti i bottoni lasciarono le loro asole, le portai le mani sui fianchi e le affondai sotto l’orlo del pantalone andando a prendere anche gli slip. Li tolsi entrambi facendole alzare le gambe, quando le riportò sul letto le feci raggiungere dalle mie mani, gliele allargai leggermente e mi beai della sua vista completamente nuda ed esposta davanti a me. Me ne compiacqui per qualche secondo prima di allungare le mani sul suo sesso. Non ero l’unico già eccitato. Mi abbassai con la testa tra le sue gambe e cominciai ad assaporare il sapore dei suoi umori.
    
    Ero troppo eccitato per continuare a giocare con lei, d’altro canto anche lei era già un lago, quindi le infilai la lingua direttamente in fica senza tante esitazioni. Mi bagnò tutta la bocca mentre la lingua la penetrava senza ritegno. Andai diretto al clitoride, lo raggiunsi con la punta della lingua e abbi ...
    ... l’ultima, superflua, prova della sua eccitazione. Si era indurito come una piccola pallina da flipper. Lo titillai qualche secondo prima di rialzarmi. Inginocchio tra le sue gambe aperte mi sbottonai e li abbassai insieme ai boxer liberando l’erezione che si era ripresa già da un po’ dopo il rischio corso dalla mia stupidaggine. Mi guardò con quei occhi che mi facevano impazzire e si portò l’indice vicino l’angolo della bocca mentre attendeva mansueta che continuassi. Mi presi il cazzo turgido tra le mani e glielo portai sul sesso. Scivolò sui suoi umori andando a penetrarla rapidamente. Le piccole labbra lo lasciarono passare senza indugio avviluppando l’asta una volta entrato. Mi chinai con il corpo sul suo e lentamente cominciai a sollevare il bacino per poi ridiscendere tra le sue gambe. La fica ribolliva di un piacevole tepore, sentivo il calore avvolgermi il pene insieme alle sue carni. Cominciai a farmi forza sulle cosce mentre aumentavo gradualmente il ritmo. Gli affondi cominciarono ad essere sempre più incalzanti e insieme al ritmo saliva anche il piacere. Dopo non molto sentii montare anche l’orgasmo. Attesi fino all’ultimo prima di uscire dalla sua fica con il cazzo lucidato dai suoi umori, tanto che quasi mi scivolava dalla mano quando cominciai a segarmi davanti a lei. Le schizzai due o tre volte il mio seme sull’addome prima che cominciò a colarmi su quella striscetta di peli che tanto mi piaceva. Con la mano umidiccia andai a prendere un po’ dello sperma che le ...