1. La casa delle bambole


    Data: 25/08/2021, Categorie: Etero Autore: Albatro86, Fonte: RaccontiMilu

    Vivevo ormai a Napoli da un pò di tempo. Mi ero trasferito lì per potermi dedicare agli studi universitari. Abitavo con due amici del Liceo e un altro ragazzo conosciuto lì, anche lui studente.
    
    Ambientarsi non fu per nulla difficile e il senso di smarrimento dovuto al passaggio da un piccolo paese ad una grande città, rumorosa e sempre sveglia fu facilmente superato anche perchè, da un lato conoscevo già un poco Napoli, essendo stata meta di qualche “filone” scolastico o per qualche giornata di shopping. Da l’altro potevo contare sulla compagnia di diversi amici che come me avevano scelto di frequentare l’Università a Napoli, con i quali ci si confrontava e si condividevanovle prime difficoltà della convivenza e le nuove esperienze che la città ci faceva vivere.
    
    Cercavamo di rimanere sempre in contatto e spesso ci organizzavamo per uscire insieme.
    
    Un Giovedì, giorno in cui spesso gli studenti universitari si incontrano in locali o bar, uscii con un bel gruppetto di amici del vecchio liceo.
    
    L’appuntamento era in un appartamento vicino Piazza Cavour di una amica di nome Costanza. Condivideva la casa con altre ragazze, tutte provenienti da paesini vicino al mio e che in gran parte già conoscevo. Mi presentai con due amici, uno dei miei coinquilini e un’altro ragazzo che, però, abitava in tutt’altro quartiere e che avrei ospitato, prevedendo di fare le ore piccole.
    
    Entrati fummo accolti da Costanza con un abbraccio e due baci sulle guance. Fu sbrigativa e ci fece ...
    ... accomodare in salone perchè doveva ancora finire di prepararsi. Era ancora in tuta, una tutina che le cingeva fianchi e gambe disegnandone le curve e una semplice canottiera. Gli sguardi di intesa con i compagni mentre ci dava le spalle non vennero a mancare. A Napoli, sebbene era autunno faceva ancora caldo. Inoltre non era raro, anzi assolutamente frequente, che le ragazze ci accogliessero poco vestite, con la sola biancheria o anche in accappatoio. Certi comportamenti da buon ospite sembravano esser rimasti giù dal treno che ci accompagnava a Napoli.
    
    Nel salotto incontrammo subito altre ragazze: Ilaria, che abitava con Costanza, si stava finendo di asciugare i capelli nel salotto per liberare il bagno, sempre stanza più ambita. Altre due erano sedute al tavolo. Erano Laura e una ragazza che vedevo per la prima volta. Laura era dello stesso paese di Costanza, non abitava nella stessa casa delle ragazze, ma vicino via Mezzocannone in una delle prime traverse venendo da Spaccanapoli. Laura aveva fatto un Liceo diverso dal mio, ma ci eravamo conosciuti già durante l’anno precedente e uscivamo spesso insieme dalle mie parti. Una ragazza molto carina, che a primo acchito non attira l’attenzione, ma che poteva facilmente stupirti quando si agghindava per seratine divertenti. La verità è che si trascurava un pochino, sembrava non le interessasse apparire bella, ma che quando lo faceva ti lasciava senza fiato, con il dubbio se davvero fosse o meno lei. Quello che non la lasciava ...
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