1. Per niky


    Data: 02/08/2021, Categorie: Etero Autore: FREEALL, Fonte: Annunci69

    ... presidi sanitari che lo immobilizzano, bloccato dalla paura di provare dolore se solo provassi a scuotermi o semplicemente inarcassi la schiena, mi abbandono completamente inerme e arreso al massaggio delle sue mani sapienti, che sembrano conoscere le vie del mio corpo meglio di chiunque altra.
    
    Sono tesissimo comunque, ma lei non si scompone. Non aumenta nemmeno il ritmo ma senza mollare la presa, da padrona della situazione, afferra una salviettina e la posa sul mio ventre.
    
    Poi, con piccoli movimenti del pene, scatena un orgasmo profondo e strano, un'esplosione controllata, con lo sperma che sgorga dal pene in un rivolo continuo e prolungato, senza i sussulti o gli schizzi propri dell'eiaculazione. Un piacere esteso che sembra spremuto dalla profondità dei miei genitali. Lei continua con delicatezza a massaggiarmi, fin quando il rivolo s’interrompe in piccole gocce lucenti.
    
    Una leggerezza incredibile sembra impadronirsi adesso delle mie viscere, mentre lei sfila le dita dall'ano e deterge con delicatezza un pene che finalmente appagato, accenna a tornare normale.
    
    Chiudo gli occhi perché ho timore di incrociare il suo sguardo. Li riapro mentre lei mi sorride e mi rassicura: "Tutto a posto! Questo conferma, come ti dicevo, che non hai riportato lesioni gravi e anche il monitor, che ho tenuto d'occhio, non mette in evidenza problemi cardiaci, nemmeno" ammiccando un po' con lo sguardo, "sotto sforzo. Adesso dormi e stai tranquillo. Sarà questione di qualche mese, ma ...
    ... tornerai quello di prima. Forse anche meglio!".
    
    Non so se il sesso sia anche un analgesico, ma mi sembra di stare notevolmente meglio. Forse è il morale, forse anche il fisico contribuisce al mio rilassamento e, nonostante le forti emozioni che si sono susseguite in me, mi addormento quasi subito.
    
    Mi risveglio per il trambusto che agita la stanza. Infermieri e addetti riavviano la normale giornata ospedaliera, mentre fuori si annunciano i primi chiarori dell'alba. Riapro gli occhi da quello che mi sembra essere stato un sogno e, d'improvviso, la vedo ricomparire.
    
    Si avvicina e mi dà il buon giorno. "Ciao, tutto bene?" mi chiede mentre io, imbarazzato, le sorrido sperando possa capire il mio apprezzamento nel rivederla. "Sono venuta a salutarti prima della fine del mio turno che termina tra poco, alle 6. Con domani tornerò al mio reparto, perché questa notte mi hanno trasferita qui per una sostituzione. Vedrai che anche la risonanza sarà positiva e, superato il momento più doloroso causato dai traumi, starai subito meglio!".
    
    In effetti, mi sento ancora molto indolenzito e cerco di alzare la mano non ingessata per salutarla. Lei capisce lo sforzo, si avvicina e si china, mi dà un bacio leggero sulla guancia.
    
    Mentre si rialza, abbandono lo sguardo affascinante dei suoi occhi verdi per leggere il cartellino identificativo fissato sul taschino del camice. Niky… E non riesco a leggere altro.
    
    Grazie Niky! Hai fatto più tu in mezz'ora, che tutti i miei amici, che lo ...
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