1. Per niky


    Data: 02/08/2021, Categorie: Etero Autore: FREEALL, Fonte: Annunci69

    ... vita.
    
    Ascolto, angosciato, ogni segnale che il corpo mi manda, cerco di cogliere le percezioni provenienti dalla pelle, la risposta dei nervi, la mobilità dei muscoli. Qualcosa però mi trattiene, m'impedisce di muovermi o, forse, sono io che sono bloccato. E questo non fa che ingigantire le mie paure. Nella mia testa, ancora le parole di Carla che, stizzita, commenta: "È un testone! Quante volte gli ho detto di praticare sport più tranquilli, di considerare l'età e di smetterla con lo sci, il windsurf, o di lasciar perdere il downhill. Forse, stavolta imparerà la lezione, una volta per sempre!". La durezza delle sue parole mi fa più male del dolore fisico che provo e acuisce la sofferenza e lo sgomento di non essere più autonomo, autosufficiente, libero.
    
    Ruoto gli occhi cercando un appiglio, bisognoso di aiuto per un disagio che aumenta, consapevole di essere stato lasciato solo. Scorgo sopra di me il pulsante rosso della chiamata ma non riesco a muovermi: la testa è bloccata, le gambe ferme o immobilizzate, un braccio che non riesco a sollevare, e l'altro che sembra non muoversi. Con grande sforzo sollevo la mano e la protendo verso il pulsante, trascinando verso l'alto le cannule e i deflussori con i terminali infilati nel braccio. Mi aggrappo al pulsante e suono. Non viene nessuno. Poi avverto un movimento intorno al letto e un viso di donna si affaccia al mio orizzonte. Mi guarda scrutandomi in volto, come per intuire il motivo della chiamata. "Posso fare qualcosa?" ...
    ... mi chiede con voce soave.
    
    Ritrovo incredibilmente la voce e le sussurro: "Sono scomodo e provo una specie di malessere. Credo di dover andare in bagno!".
    
    "Andare dove?" replica lei, quasi divertita, e prosegue: "Andare, mi pare una parola grossa, viste le sue condizioni". "Perché, che cos'ho?" chiedo incerto.
    
    Lei si porta ai piedi del letto, solleva la cartella e legge, un po' corrucciata, la mia anamnesi clinica. Senza alzare gli occhi, mi chiede: "Cosa le è successo?". "Un incidente con gli sci" rispondo, facendo appello alla mia labile memoria. "Ah" ribatte lei, "ha fatto un bel botto!" e, senza aspettare risposta, aggiunge: "Sospetta frattura di una gamba e probabile lesione ai legamenti, distorsione al braccio destro con interessamento del polso che pare fratturato, contusioni ed ecchimosi ovunque, ma, il peggio, è una forte contusione lombo-sacrale, con sospetta lesione alla quarta e alla quinta vertebra sacrale". Mi guarda come a dire: basta e avanza, ed io, che nemmeno voglio sapere i dettagli, cerco però di capire: "Da quanti giorni sono qui?". Mi risponde: "Oggi è il terzo giorno e sta progressivamente uscendo dal coma indotto!".
    
    Resto per un lungo momento basito ma poi, l'urgenza di andare in bagno si manifesta in tutta la sua prepotenza e insisto. "Andare… Da nessuna parte!" m’intima lei, seppur con un tono di comprensione, "Però, se deve fare pipì o altro, faccia pure!" e intanto solleva il lenzuolo per accertarsi di quel che c'è sotto.
    
    È, per me, ...
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