1. Assimilare il presupposto


    Data: 01/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... effluvio dolciastro del suo liquido che irrora con lentezza il tessuto del perizoma. Poggio la punta del naso sul clitoride nascosto al mio sguardo, ma basta questo per sentirla sobbalzare, sfrego il viso sullo slip, mentre le gambe s’aprono ulteriormente invitandomi verso di lei.
    
    Adesso &egrave mia, lo sento, sicché sfilo il perizoma rivelando una meravigliosa nudità, in quella circostanza lei &egrave completamente rasata, ha le gambe vergognosamente divaricate, mentre il suo bocciolo vistoso s’offre alla mia vista senza ritegno. Io ci affondo finalmente dentro succhiando il suo desiderio, che sento esplodere in un gemito sommesso, &egrave eccezionalmente marmoreo e infradiciato, lo succhio come se fosse un piccolo cazzo, mentre il suo tiepido sapore si posa sulle mie labbra come se fosse nettare, il suo profumo mi riempie la mente. Io voglio affondare dentro di lei, lecco le sue grandi labbra rigonfie e polpute, lambisco ogni piega della sua delicata fica degustando ogni goccia della sua intima passione, ascolto incantata i suoi ansimi, il suo abbandono tra le mie labbra, la sua resa ai miei voleri, al suo radicale piacere. La mia lingua scivola dentro di lei, lungo le sue pareti morbide, lungo il suo fiume in piena che esplode davanti a me. Lasciò scivolare le mie dita in lei spingendo fino in fondo, godendo del suo piacere e del suo dolore. Inarca la schiena invitandomi a continuare. Con il corpo lei asseconda i movimenti della mia mano, che fluisce tra le pareti ...
    ... della sua voglia impazzita: la ragazza strilla, mi chiama, m’implora, mi vuole. Io sollevo lo sguardo da quello splendido frutto, accorrendo lungo il suo corpo nudo ormai steso sullo scrittoio.
    
    I capezzoli irti svettano verso il soffitto, mi chino su di lei assaggiandoli, mordicchiandoli quasi con disappunto e rancore, considerato che la mia fervida esaltazione &egrave pari alla sua, perché un lieve sadismo mi spinge a farle del male, tenuto conto che morsico appena i suoi seni lasciando che i brividi invadano il mio corpo. La sento godere, lei accetta e gradisce sobbarcandosi anche questo, a questo punto tangibilmente sbaragliata e sconfitta. Le mie dita continuano a trastullarsi navigando nel mare in tempesta, succhio i capezzoli, muovo le dita alternando il gioco dentro e fuori, i suoi deliziosi occhi sono chiusi, le gambe spalancate, intanto che il suo profumo inebriante riempie l’aria. Adesso le osservo la bocca, &egrave effettivamente attraente da baciare, aumento la cadenza, mentre la pressione dei miei denti sui seni la fa farneticare. Ormai il respiro si &egrave trasformato in uno strillo, sempre di più, senza ritegno fino a esplodermi nella mano, perché un inedito calore senz’eguali mi defluisce lungo le dita depositandosi sul mio palmo. Ancora stesa su di lei, osservo le mie dita ricolme del suo piacere. Adesso la ragazza dischiude gli occhi beata, a momenti s’indigna per ciò che &egrave avvenuto, m’ispeziona attendendo un cenno frastornata e inebetita dal piacere. ...
«12...4567»