1. Assimilare il presupposto


    Data: 01/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sbrindellati e le scarpe da ginnastica.
    
    Attualmente io rivesto un ruolo di successo in ambito professionale, al contrario lei gironzola ancora per gli uffici alla ricerca di materiale per la tesi, eppure lei se l’&egrave preso, giacché se lo porta in giro nemmeno fosse un cagnolino ai suoi comandi. Per lei ha cancellato anni di vita insieme, fasi di complicazioni e d’affermazioni condivise, adesso c’&egrave solamente lei e nemmeno s’accorge dello sguardo che le rivolge quando la vede passeggiare nei corridoi, neppure si rende conto di smettere di respirare, di meditare e d’esprimersi, neanche ci fa caso che il cosmo esiste anche al di fuori di loro due, che principalmente in quel mondo ci sono io. Io sono una persona metodica e pedante, perciò di conseguenza devo procedere, non so che cosa potrò compiere, ma almeno cerco d’azzardare per capirne il motivo. Niente può terminare senza ragione, senz’argomentazione, quest’oggi mi sento alquanto abbandonata, disfatta e da sola, perché maggiormente m’analizzo così davanti alla specchiera, ulteriormente mi convinco d’avere qualcosa da concedere e da fornire anche adesso.
    
    Nel mentre sistemo la giacca, allineo i fili della collana di perle affinché contornino esattamente il collo, posandosi dolcemente sulla mia florida scollatura. Distendo con le mani la gonna stretta lanciando un ultimo sguardo di conteso verso la specchiera, bruscamente e in modo inatteso non lo percepisco più come un antagonista, perché adesso in maniera ...
    ... insperata nella semioscurità dell’ufficio m’appare all’incirca un benevolo e leale compagno, un fido alleato. La mia corporatura slanciata gli gira le spalle, quasi a volergli mostrare un bel didietro compatto e ricoperto da indumenti di ricercata proprietà. Ritorno verso lo scrittoio attendendo che sopraggiunga il momento previsto dell’appuntamento. Vediamo quest’oggi che cosa combinerà la ragazza, chissà se presumerà la causa del raduno. Io la vedrò entrare vacillando o sarà ancora audace e sfrontata come quando agita i suoi piccoli seni qua e di là, rallegrandosi in maniera fanfarona e godendo degli sguardi maschili, che scivolano sul suo corpo in verità dannatamente ed estremamente perfetto? Io ho ampiamente richiesto la sua presenza nel mio ufficio a quest’ora inoltrata, affinché nessuno possa interromperci, nemmeno lui, che proprio si trova qua in città per un convegno.
    
    Ebbene sì, proprio lui, il maestoso gerente, il nobile direttore, il mio sposo per l’esattezza, che se la fa con una ragazza sotto il mio tetto, lui che specula mercanteggiando d’essere talmente protetto, sacro e inespugnabile da non preoccuparsi neppure di me, contrariamente io ho invece afferrato all’istante e ho intuito con dovizia ogni cosa, ho adocchiato dettagli, ho distinto sguardi, nondimeno ho scoperto con opulenza biglietti, ho persino udito focosi sospiri e appassionati ansimi malcelati, ho colto percependo di netto l’euforia e la vivacità energica fra loro due. Attualmente sono qua, che a ...
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