1. Assimilare il presupposto


    Data: 01/08/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... rilento avanzo verso la porta aprendola e invitandola a varcarla. La ragazza accede sorridendo, portando con sé una franca e genuina sferzata d’allegria, d’autentica naturalezza. Appena varca la soglia mi elargisce nel contempo un sorriso candido e fiducioso, avvenente e raggiante così come &egrave lei, dopo s’accomoda di fronte a me, sovrappone le gambe riuscendo a essere erotica e libidinosa perfino con un paio di jeans scoloriti.
    
    Le sue mani sono affusolate, direi ben curate mentre si poggiano sul ginocchio, lei si china appena in avanti e m’osserva, m’ispeziona negli occhi, può darsi cercando d’intercettare la ragione della mia palese irrequietezza. I suoi occhi sono profondi, azzarderei sostenere avveduti, cauti e svegli. Non &egrave truccata, ha solamente del fissatore sui capelli corti e due sfavillanti gemme alle orecchie, facendo evidenziare maggiormente la sua avvenenza superficialmente candida e casta, perché incontaminata e incolpevole non &egrave per niente, tutt’altro. In quella circostanza ci scrutiamo, siamo una di fronte all”altra, ambedue in netta belligeranza per lo stesso maschio, soltanto che per me &egrave l’uomo della vita, mentre per lei &egrave la tresca temporanea con il grande capo. Una di quelle vicissitudini da rivelare alle amiche, di quelle vicende di cui vantarsi, per avere fatto perdere la testa a un cinquantacinquenne. Questi pensieri s’accavallano, mescolandosi e facendo animosamente perdere le staffe alla mia mente, perché nonostante mi ...
    ... sforzi di sorriderle avverto una collera crescermi dentro, vorrei gridarle in faccia tutto quanto, tutto il mio totale dispiacere, tutta la mia completa afflizione, ma so per certo che non capirebbe, no, non potrebbe comprendere il significato d’una vita d’amore. In tal modo mi sforzo d’adoperare un’altra condotta, perché non sarò io a sminuirmi, bensì sarà lei a implorarmi. Così ho stabilito arrischiando di metterla in imbarazzo, vedremo se riuscirò a levare quello sguardo di competizione dai suoi occhi, quel contegno di confronto peraltro irriguardoso, tracotante e impertinente.
    
    In quel frangente inizio a dialogare con pacatezza, soppesando ogni parola e ricorrendo al lessico delle grandi occasioni. Le parlo di me, della mia vita, della mia ascesa professionale, delle complicazioni, degl’impedimenti e degli ostacoli che s’incontrano, specialmente quando tutto sembra concretizzarsi davanti agli occhi. Le riferisco di non fidarsi mai di nessuno, di non essere mai certa di conoscere una persona, perché l’animo umano &egrave bizzarro e imprevedibile, insospettato, dotato di tantissime inedite sfaccettature. Al momento la osservo, mentre si rilassa sulla poltroncina ascoltandomi in maniera rapita, le enuncio che &egrave deliziosa, vivamente bella, godo del suo rossore sulle guance, so che sta pensando al mio sposo, eppure non faccio alcun riferimento, perché lasciò scivolare il mio sguardo sui suoi seni nudi sotto la camicia di lino trasparente. Riscontro il suo impaccio nel ...
«1234...7»