Io e Martina.
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
... guardando il quadro davanti a noi, ovvero quello della penetrazione anale. Poi Sabrina mi diede una sculacciata affettuosa e mi sorrise.
– Non c’è che dire, questo culo l’hai fatto lavorare davvero tanto.
– Ciao Sabri!
– Ciao tesoro. Senti un po’, c’è da fidarsi del tuo professore?
– Cosa vuoi dire?
– Voglio dire che dopo tutto quello che hai fatto per lui, un posticino all’università sarebbe il minimo.
A quel punto ripensai a quello che mi aveva detto Oscar, e cioè che non ci sarebbe stato nessun posto per me all’università. Ero una vacca da monta, questo mi aveva detto, e che quindi non c’era nessuna possibilità di inserirmi nel mondo dell’università. E io che non mi ero neppure offesa. Forse stavo sbagliando. Forse ero troppo ingenua, e forse aveva ragione Sabrina. Avrei dovuto pretendere qualcosa.
– No, credo che non ci sarà nessun posticino ‘ le dissi.
– Che stupida che sei. Svegliati! Fatti furba.
Arrivò anche Stefano che mi strinse in un tenero abbraccio. Sabrina non gli disse niente di quello che ci eravamo dette, e ...
... forse fu meglio così. Anche perché non ce n’era motivo. La cosa riguardava solo me e lei. Quello che mi aveva detto era soltanto un consiglio tra amiche. Mi dovevo fare furba. E così quella stessa sera, in albergo, mentre praticavo un pompino a Oscar, decisi di parlargli. Lui era seduto su una sedia e io ero per terra, in mezzo alle sue gambe, con il suo cazzo eretto in bocca. Lo tirai fuori e cominciai a parlargli, ma segandolo delicatamente.
– Sa, ho ripensato a quello che ci siamo detti ieri, e cioè al fatto che io non avrò mai una carriera universitaria. Ebbene, ho preso la mia decisione. Dopo la tesi, le nostre strade si divideranno, e lei non potrà più avermi professore. Mai più.
– è davvero un peccato signorina Martina. Però capisco la sua scelta. E adesso, se non le dispiace’ – con un gesto della mano mi fece capire che dovevo finire il lavoro che avevo cominciato, e cioè farlo venire con la bocca. E così ripresi il suo cazzo duro tra le labbra e lo feci sborrare.
Fine.
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