1. Io e Martina.


    Data: 30/07/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpo con delle fotografie, non abbia paura’.
    
    Allora decisi di stare al suo gioco, e così mi avviai verso il divano, e mi ci misi sopra con le ginocchia, tenendomi con le mani al poggiatesta, la schiena leggermente piegata in avanti, e così le natiche leggermente aperte rivolte verso uno specchio, e allora un altro lampo illuminò la stanza, e io mi piegai ancora, fino a raggiungere il poggiatesta coi seni. Ora le mie natiche erano completamente divaricate, e il mio orifizio anale era offerto in tutta la sua indecenza all’obiettivo della macchina fotografica, e quindi un altro flash, e poi partì tramite la filodiffusione una musica leggera, e mi misi a sedere spalanco le cosce e lasciandomi fotografare ancora, per circa mezz’ora, offrendo tutta me stessa alla fonte dei bagliori. Poi ad un tratto, questi terminarono, e vidi Oscar uscire dal buio, come uno spettro. Indossava la sua solita vestaglia da notte rosso mattone e venne verso di me, dicendomi che ero stata davvero brava. Non so perché, ma tutto d’un tratto provai imbarazzo. Forse per essermi lasciata fotografare nuda senza fare obiezioni. Io e Oscar ci guardammo negli occhi per alcuni minuti, in religioso silenzio, e fui riconquistata da quella sua energia, la stessa che mi prendeva ogni volta che ero in sua presenza. Una forza così intensa che mi sentii costretta a rimettermi in ginocchio sul divano, con la schiena piegata e con le natiche oscenamente aperte, e il buco del culo rivolto verso di lui, nell’attesa ...
    ... che se ne impossessasse. Così Oscar aprì la sua vestaglia da notte facendo venire fuori il suo cazzo eretto, e me lo appoggiò sull’orifizio. Con entrambe le mani si aggrappò ai miei fianchi e mi penetrò con decisione, e spalancai la bocca dal dolore, senza emettere alcun suono. Un altro bagliore mi illuminò il viso, e allora mi resi conto che c’era qualcun altro nascosto dietro quegli specchi. Forse un fotografo di professione; forse Oscar aveva un collaboratore. Chiunque fosse, ci spiò per tutto il tempo, fino a quando il professore eiaculò sulle mie natiche. A quel punto si rimise a posto la vestaglia e ritornò nel buio dal quale era venuto, e non lo vidi più. Ma la sua voce ritornò dall’interpone.
    
    ‘Le mie congratulazioni, signorina Martina. La sua professionalità &egrave stata encomiabile. Ora, se vuole, può ritornare a casa. Come al solito, sarà Armando a riaccompagnarla’.
    
    http://paradisodisteesabri.blogspot.it/2015/05/bagliori-nel-buio.html Una settimana dopo mi ritrovai con il trolley pieno di vestiti, pronta per andare a Barcellona, dove Oscar aveva programmato la sua personale rappresentazione, in cui io sarei stata, come mi aveva detto, la punta di diamante di tutto l’evento. Ci incontrammo all’università, e devo dire che questo particolare mi diede non poche noie. Praticamente tutte le persone che avevo conosciuto nel corso del tempo mi videro insieme ad Oscar, entrambi avevamo le valigie pronte per partire, quindi era inequivocabile: io e il professore di ...
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