1. Il fumo uccide


    Data: 21/07/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... e lei cercò di proteggere la testa con la borsa, mentre a tratti correva, tra un riparo e l’altro.
    
    Mi fiondai nel bar.
    
    C’era un tavolo vuoto accanto ai ragazzi che avevano accompagnato mia moglie e mi sedetti accanto a loro, riuscendo a ascoltare le loro conversazioni.
    
    Feci cenno al barman di portarmi una media chiara e un panino, mentre le due ragazze del gruppo si dirigevano insieme al bagno. I ragazzi ne approfittarono per lasciarsi andare.
    
    – Davvero ti fa di tutto? Anche i pompini?
    
    – Da non credere. Sembra un’aspirapolvere!
    
    – E cos’altro?
    
    – Tutto. Ma proprio tutto quello che le chiedo. Al punto che ho cominciato a guardare il porno in internet per farmi venire delle idee.
    
    – Glie l’hai già messo nel culo?
    
    – Se non lo faccio si offende!
    
    – E poi?
    
    – Ho provato a legarla al letto, a sculacciarla, ho cercato di farmi fare una spagnola ma le sue tette sono troppo piccole. Poi la tratto male, la insulto… Le ho persino sputato in faccia una volta! Ma quello che le piace di più &egrave il mio uccello. Devi sentire come gode quando glielo schiaffo dentro. E come smania quando faccio finta di non volerla scopare.
    
    – Cacchio, che figo! Ma non &egrave troppo vecchia? Cosa pensi di fare con lei?
    
    – Per il momento va bene così. Finché me lo fa venire duro non mi lamento. Certo, mi vergognerei a farmi vedere in giro con lei…
    
    – Beh, passala a noi, quando ti sarai stancato.
    
    – Non c’&egrave molto da aspettare, allora!
    
    – Cosa vuoi dire? Stai già ...
    ... per mollarla?
    
    – Se Stefania si decide e me la da, la mollo in un secondo!
    
    – Se me la passi ti do venti euro!
    
    – Per venti euro non ti faccio neanche toccare le sue tette. Però mi hai dato un’idea: la potrei noleggiare agli altri e farci qualche soldo, no?
    
    Si misero tutti a ridere, mentre le due ragazze ritornavano dal bagno.
    
    – Perch&egrave ridete?
    
    – Alberto sta pensando di affittare la sua troia agli altri studenti.
    
    – Poverina! E’ così gentile! Vorrei che mia madre fosse come lei.
    
    – Io invece vorrei avere tette come le sue. Avete visto che roba? Alla sua età? Non capisco cosa ci trovi in un babbo come te, Alberto.
    
    – Va pazza per il mio grosso uccello! Suo marito &egrave vecchio, non gli tira più e dormono in stanze separate.
    
    Non sapevo se fosse più grande la pena per Federica o la rabbia verso questo scimmiotto.
    
    Come poteva mancarle di rispetto in questo modo dopo tutto quello che lei stava rischiando per lui? Avrei voluto buttargli giù tutti i denti a martellate, castrarlo e fargli ingoiare i suoi coglioni con pomodoro e basilico, mozzargli il cazzo e ficcarglielo nel culo! Che stupido ero stato a promettere a Federica che non l’avrei toccato!
    
    Fuori pioveva forte, ormai.
    
    Alberto guardò la pioggia, accigliato. Estrasse le sigarette dalla tasca del giubbotto e se ne accese una.
    
    Uno dei suoi amici gli indicò il cartello “Vietato Fumare”, ma Alberto scrollò le spalle.
    
    – Piove troppo per uscire! Ho bisogno di una siga, e se agli altri ...
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