1. Effetti collaterali 2 – Tre giorni tutti per me


    Data: 05/07/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: ziadaniela, Fonte: RaccontiMilu

    ... fisico da modello. Le gambe, lo ammetto, mi tremavano. Deglutivo a fatica.
    
    “Dimmi qualcosa…” – disse aumentando il ritmo
    
    “Cosa ti devo dire? Sto facendo un’altra cazzata. Stanotte mi ero riproposta….”
    
    “…no…no…non dire queste cose. E’ solo un gioco. Un gioco innocente…Non stai facendo niente di male…questo non è tradire…ci stiamo solo guardando…”
    
    Con quella voce flautata, il suo sguardo dolce e sornione, mi stava convincendo che in fondo non c’era niente di male in quello che stava succedendo e all’ennesima richiesta di abbassarmi i bermuda (stupida!!!) opposi pochissima resistenza.
    
    Che ridicola che dovevo essere!!! Camicia aperta con reggiseno in vista, scarponcello e calzino tecnico. Una donna ben lontana dalla “pantera” della sera prima. Lui sembrava perso nell’ammirazione della scena, il suo membro eretto una pericolosa tentazione.
    
    “Toccati anche tu…ti prego…” – mi chiese esibendo un’erezione spettacolare verso di me
    
    “…No…ti prego. Non mi far fare questo…” – dissi in difficoltà respiratoria
    
    “Solo se lo vuoi…e sono sicuro che lo vuoi. Guarda come sono eccitato….”
    
    La camicia volò via, il reggipetto strappato in malo modo. Le mani infarinate agguantarono i miei capezzoli che richiedevano urgentemente di essere strapazzati.
    
    “Sì…sì…che bello….mi stai facendo godere…mi scoppia tra le mani….” – mugolò aumentando il ritmo
    
    La diga si era nuovamente rotta…e quando anche le mutande furono scostate per provvedere a placare il richiamo violento ...
    ... dell’eccitazione, la sua reazione alla vista della mia patatina depilata fu quella di un ragazzino alle prime armi.
    
    L’emozione che stava vivendo, probabilmente sincera, non riuscii a fargli trattenere l’orgasmo che impetuoso andò ad allagare il suo petto. Due, tre getti potenti disegnarono ghirigori biancastri sui suoi muscoli tonici.
    
    Lo seguii a ruota, in piedi di fronte a lui, con le gambe allargate oscenamente, le gambe tremanti per il piacere. La testa china, i capelli mi coprivano il volto. Ancora tremavo per il piacere e già la vergogna per ciò che avevo fatto mi stava assalendo. Non avevo il coraggio di alzare lo sguardo.
    
    I passi di Riccardo, il suo lento avvicinarsi. Chiusi gli occhi per non vedere, non sentire.
    
    Il suo corpo caldo e bagnato mi avvolse in un abbraccio, il suo sesso ancora teso planò sulla mio ventre. Il suo caldo sperma sulla mia pelle.
    
    In silenzio, in piedi, nudi. Mi prese il viso tra le mani e mi obbligò ad uno sguardo carico di significati. Un bacio a fior di labbra.
    
    “Grazie, sei meravigliosa. Non ti scorderò.” – disse con voce intensa e sincera
    
    Rimasi in piedi nel centro della cucina mentre la macchina di Riccardo si allontanava.
    
    Il sole stava calando inesorabilmente, la pasta sul tavolo ormai da buttare.
    
    Preferii andare a mangiar fuori con mio marito e con la prole. Non mi andava proprio di restare con loro in quella stanza dove, poche ore prima, avevo consumato un “tradimento” ai loro danni.
    
    Un tradimento parziale? …mah… Di ...