1. Piccole storie perverse


    Data: 16/06/2021, Categorie: Autoerotismo Lesbo Sensazioni Autore: Melagrana_di_Ade, Fonte: RaccontiMilu

    ... in tilt senza mai darmi il vero orgasmo.
    
    Comincio a contrarre i muscoli e a muovermi impercettibilmente col bacino, solo un altro po’, un po’ più forte. Sento l’eccitazione mista a un piacere ancora troppo lontano.
    
    Nel frattempo, nella mia immaginazione, lui ci dà dentro, afferrandomi i fianchi e tendendomi sotto di lui, mi riempie bene e assesta colpi forti e profondi, come piacciono a me.
    
    Quando mi risveglio dalla mia fantasia, mi accorgo di essere alla mia fermata, eccitata e umida e senza orgasmo, ma almeno ho passato una mezzoretta piacevolmente.
    
    Le sue parole sono come un liquido fuso che ti entra nell’orecchio.
    
    La perfetta pronuncia inglese, il tono di voce basso e seducente, caldo e allo stesso tempo algido.
    
    Sento la pelle che freme, chiudo gli occhi per assaporarne il gusto salato, eccitante, quasi che potesse scivolarmi addosso, come seta, come cioccolata.
    
    Quasi posso sentire la sua mano che mi sfiora il braccio, accarezza il collo, la guancia, e lui lì, a pochi centimentri, con quelle parole così intense, e quella voce che semplicemente ti fa perdere la testa.
    
    Sento le gambe che si aprono a poco a poco, farsi più molli, pesanti, lo stomaco contrarsi.
    
    La sua voce &egrave irresistibile, scava dentro, invade lo spazio del desiderio e lo riempie di lui.
    
    La sua mano risale sulla coscia, sento la punta delle sue dita curate sulla pelle, leggere, maliziose. Scivolano verso l’interno, dove mi sento caldissima e umida.
    
    Parlami ...
    ... ancora, riempimi della tua voce e del tuo corpo.
    
    E come impnotizzata continuo a immaginare l’effetto della tua mano bianca sul mio corpo, i tuoi occhi azzurri e trasparenti, la tua voce.
    
    Ed &egrave quasi come un qualcosa di fisico e intangibile allo stesso tempo, questo desiderio di te, questa fantasia di toccarti e sentirti.
    
    Di immaginare il tuo corpo nudo sul mio, le tue mani tra i miei capelli, i tuoi fianchi aderenti ai miei.
    
    Tutta colpa di una voce, niente più.
    
    La tua voce. La mano corre veloce sotto le mutandine.
    
    Ho una voglia irresistibile, colpa tua delle tue parole ovviamente.
    
    Le ripercorro con la mente, quando solo pochi minuti prima mi hai detto di esserti toccato, di aver fatto l’amore con me, di quanto &egrave stato intenso, ed io che potevo solo assistere aldiquà del cellulare, sapendo, sentendo crescere il desiderio, e senza poterlo soddisfare.
    
    So di non avere molto tempo, so che &egrave rischioso perché lui potrebbe entrare in camera, ma non posso più resistere.
    
    Immagino ciò che ci siamo detti, sussurrati, ciò che abbiamo fatto con le parole e il pensiero, e le dita vanno sapientemente al clitoride fremente. Faccio scivolare l’indice tra le labbra, umide e gonfie, immagino il tuo sesso che le sfiora, le eccita, poi arrivo all’imboccatura mi inumidisco il dito, prima di accarezzarmi come piace a me, senza ancora fretta di trarre il mio piacere.
    
    Vorrei che mi vedessi ora, mentre sotto le coperte, in silenzio comincio a masturbarmi ...
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