1. Piccole storie perverse


    Data: 16/06/2021, Categorie: Autoerotismo Lesbo Sensazioni Autore: Melagrana_di_Ade, Fonte: RaccontiMilu

    ... il ritmo.
    
    Ormai lo sento &egrave proprio lì, il mio intenso, perverso orgasmo solitario.
    
    Lo sguardo ogni tanto va a lui per assicurarsi di non subire una brusca interruzione proprio sul più bello.
    
    Sale prepotente dal centro del mio piacere e mi sommerge.
    
    Getto un’occhiata a lui, che ignaro continua a giocare al suo gioco e l’orgasmo esplode.
    
    Serro la bocca per non farmi sentire, mentre una piccola convulsione involontaria mi chiude le gambe sul mio sesso bollente e bagnato.
    
    Mi ricompongo velocemente, sospirando piano, mentre la vagina continua a contrarsi con forza, forse cercando un secondo orgasmo. Rimetto a posto gli slip e proseguo a toccarmi, la zona &egrave molto bagnata e il tessuto fa un piacevole attrito che mi provoca un secondo breve orgasmo di sollievo.
    
    Lui si gira e fa un commento sul programma tv, cui rispondo qualcosa che non ricordo.
    
    Mi alzo un po’ barcollante per il piacere intenso e il repentino sbalzo di pressione e vado in bagno a rinfrescarmi.
    
    Chissà che programma stavo guardando?
    
    Quando tiro la tenda della doccia, il resto del mondo sparisce.
    
    Ci sono io, il bagnoschiuma, una spugna e il getto d’acqua.
    
    E mi piace la sensazione dell’acqua tiepida sul corpo, del sapone che mi scorre addosso e mi profuma.
    
    Mi piace passare le mani sul corpo, accarezzarmi, insaponarmi.
    
    E quando desidero coccolarmi e prendermi un po’ di tempo per me, non c’&egrave niente di più naturale e facile del sentire il mio corpo ricettivo e ...
    ... sensibile alle mani, agli stimoli.
    
    La spugna indugia sul seno, sfiora i capezzoli che reagiscono istintivi.
    
    L’acqua scorre, eccita, solletica. L’effetto luminoso delle gocce sulla pelle &egrave un incentivo irresistibile. Conosco il mio corpo e i punti dove il piacere sarà più intenso.
    
    La spugna scende sulla pancia, lasciando una traccia bianca evocativa dietro di sé, piccole bollicine spumose che si dirigono verso il punto nevralgico di questo piacere.
    
    Sento la consistenza ruvida tra le gambe, accarezzare il pube e il monte di venere, scivolare tra le grandi labbra, birichina e mai frettolosa. Le sento gonfiarsi, irrorarsi di sangue, sensibilizzarsi al mio tocco.
    
    Ma ciò che davvero mi piace fare in questi momenti &egrave dosare il getto nel giusto flusso e puntarlo sul clitoride, metodico.
    
    E’ una piccola tortura dolce, sensuale. L’acqua batte nel punto giusto in maniera continua e sapiente.
    
    Sollevo una gamba e la appoggio sulla sponda della vasca per facilitare il compito di darmi piacere. All’inizio &egrave una sensazione formicolante, quasi ovattata. Mano a mano che il clitoride si eccita, onde di piacere si espandono verso l’alto regalandomi scariche elettriche pure.
    
    Muovo il polso per variare la sensazione, come una lenta danza dell’acqua assieme al mio corpo, e con l’altra mano mi stuzzico i capezzoli bagnati, strizzandoli con i polpastrelli in una morsa. Istintivamente i fianchi accompagnano questo lento movimento, aumentando la sensazione, ma ...
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