3......il numero perfetto - Racconti Erotici

3......il numero perfetto

... lasciata andare. Ad un certo punto lei si alzò, fece alzare anche me e dopo avermi baciato in bocca mi disse, eccitata come come non mai: – Adesso mi faccio scopare da questo bel cazzone, guardami. Guardami quanto sono porcella, e poi... e poi mentre il tuo amico mi scopa voglio il tuo bel cazzo duro nel culo. Inculami.

Gli saltò addosso Valentina, Marco era eccitatissimo e mi guardava sorridente, soddisfatto. Io ricambiavo divertito. Lei si fece penetrare piano piano, se lo gustò tutto, cm per cm, fino in fondo. Poi iniziò a cavalcarlo e farsi sbattere come piaceva a lei, io mi ero messo davanti a lei facendomelo succhiare, spingendoglielo fino in gola. Eccitato nel vederla montare mi spostai andando verso il suo culo che galoppava facendo sbattere le sue chiappe sulle gambe del mio amico. Mi avvicinai e lo palpai con le mie mani ruvide, grandi, portai due dita in bocca, presi un po' di saliva e la passai delicatamente sul suo buchetto. Marco mi guardava e sorrideva, lei gemeva e saltellava, poi la bloccai stringendole il collo con una mano, mentre con l'altra mano lubrificai il mio cazzo con altra saliva e appoggiai la punta del mio pisello nel buchetto del suo culo. Valentina allungò le sue mani e aprì le sue chiappe, mentre io incominciai a spingere, a spingere a spingere, fino a quando la mia cappella non entrò dentro il suo culo. Lei gemette ed emise un leggero urlo.

– Dammelo – mi disse. – Dammi il tuo cazzo, inculami.

Io iniziai a penetrarla, prima piano ...

... piano, poi più forte, fino a farla urlare.: – AH... AH... AH... SI, SI, SI, TUTTA PIENA. OH COME È BELLO.

Io e Marco non facevamo che sorriderci e godere di quel sogno che si era realizzato, e Valentina non poteva essere partner migliore, amica, amante e complice di intenzione. Poi ci trasferimmo nel letto, io mi sedetti con le spalle al muro e le gambe aperte, Valentina si mise a pecorina e incominciò a succhiarmi, le legai le mani con le manette dietro la schiena e le tenevo la testa schiacciata sul mio cazzo. Marco incominciò a scoparla nella figa, poi lo guardai e gli dissi: – Inculala, sfondagli il culetto che le piace!

Lei, con la bocca piena, faceva cenno di si con la testa. Marco tolse il suo cazzo dalla fica bagnata di lei e appoggiò la sua grossa cappella su quel buchetto bello aperto. Poi iniziò a spingere piano piano. Io la tirai su per i capelli, la baciai avidamente e le dissi: – Che succede tesoro, cosa ti stanno facendo!? – lei incominciò, con una voce intrigante, a raccontarmi: – Mi stanno inculando, oh si, è bello grosso, mi sfonda, oh si, adesso mi sfonda... – a quel punto la presi nuovamente per i capelli e la sbattei giù verso il mio cazzo duro, ficcandoglielo in gola e facendola soffocare. Ancora un po'. Poi la feci respirare e lei, recuperato il fiato iniziò a godere sotto i colpi di Marco. Lui tirò fuori tutta la sua potenza e la inculava come un forsennato, facendola godere ed urlare allo stesso tempo. Poi lei mi spinse verso il basso, salì sopra di ...