1. 3......il numero perfetto


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Autore: Lucho87, Fonte: Annunci69

    ... con più frequenza. Ci raccontavamo le nostre vite e le nostre esperienze con leggerezza, privi di pregiudizio. Si era creata un alchimia particolare, dove entrambi sperimentavamo le nostre voglie e i nostri più nascosti desideri. Io la andavo a trovare nei fine settimana e la nostra complicità si era rafforzata, ed anche per questo la mia voglia di giocare insieme a Valentina con qualcuno aveva preso il sopravvento nei miei pensieri e nel mio cervello.
    
    Chiamai subito Marco, dicendogli di prepararsi e che stavamo fuori un paio di giorni. Eravamo in agosto e faceva un caldo bestiale. Io e Marco eravamo quasi sempre insieme, o per lavoro o per svago, e in quel periodo eravamo liberi da impegni. Alle 2:00 di pomeriggio ero a casa di Marco e alle 2:39 ero quasi a casa di Valentina. La chiamo al telefono e le dico che sono a due minuti di casa sua. Arriviamo davanti ad un condominio, elegante, curato e pitturato da poco, parcheggio la vettura all'ombra del palazzo, spengo il motore e scendiamo dalla macchina. Marco si gira un po' di tabacco in una cartina ed inizia a fumare, poi mi dice: โ€“ Ma sei sicuro che non ti rompo le palle!? Potresti stare due giorni solo con lei a trombare... ed io che faccio, ti guardo e mi tiro una pugnetta? Neanche la conosco. Va beh, avrà un'amica, si?
    
    Io guardai il mio amico e gli sorrisi divertito: โ€“ Perché, non possiamo passare qualche giorno insieme e semplicemente divertirci? Dove è scritto che bisogna sempre pensare al sesso!? Tu preoccupati ...
    ... soltanto di non puntare i tuoi occhi affamati sulle sue tette e soprattutto sul suo culo, non fare il maniaco.
    
    Marco mi guardò, arruffò la fronte e mi rispose: โ€“ Detto da te, mi sembra surreale questo discorso. Se è bona, se è stikkia e merita, certo che la guardo immaginando maialate. Che cazzo dici. Con discrezione si, ma un paio di film me li faccio.
    
    โ€“ Ecco, bravo fatti un film.
    
    โ€“ Quanto sei bastardo! โ€“ mi disse Marco alla fine.
    
    Subito dopo, a circa trenta passi da noi, si sentì aprire un piccolo cancello dove uscì Valentina con uno zainetto a spalla ed una troller attaccato ad una mano. Chiuse il cancello alle sue spalle, si girò verso di noi e, dopo aver salutato con un cenno del braccio, si incamminò con passo aggraziato per raggiungerci. Valentina era alta, snella, carnagione chiara, anche se in quel periodo era abbronzata, capelli scuri a caschetto, quarta di seno e fondo schiena da copertina. Quel giorno portava delle scarpe di stoffa leggera ai piedi, una maglietta bianca con scollatura a V a maniche lunghe, e infine indossava dei pantaloncini di jeans corti fino all'ombelico; non portava reggiseno. Marco la puntò come un leone punta una gazzella nella savana, sgranò gli occhi, guardò me, diresse ancora il suo sguardo allupato verso di lei e disse: โ€“ Minkia che Bbona. โ€“ Io sorrisi e dissi soltanto: โ€“ Smettila, finiscila. โ€“ โ€“ Ricordati che sei sempre un bastardo... โ€“ ribattè ancora Marco grugnendo i denti.
    
    Io andai incontro a Valentina e la abbracciai, ...