3......il numero perfetto - Racconti Erotici

3......il numero perfetto

... lei mi baciò sulla guancia e poi leggera sulle labbra. Vieni ti presento il mio amico Marco... – i due si strinsero la mano e si scambiarono un bacio sulla guancia. Marco fece tutto il gentile insistendo Valentina per farla sedere sul sedile anteriore lato guida, – Vado io dietro Valentina, tranquilla veramente... – ripeteva Marco, ma io sapevo il perché di tutta questa galanteria. E non vi nascondo che tutto questo incominciava a piacermi ed intrigarmi. Partimmo da Vibo prendendo l'autostrada fino a Villa S. Giovanni, durante il tragitto si chiacchierava del più e del meno, giusto per rompere il ghiaccio tra il mio amico e Valentina. E con un po' di fortuna, riuscimmo a prendere un traghetto subito dopo arrivati negli attracchi della Caronte. Alle quattro di pomeriggio avevamo superato capo d'Orlando da un pezzo. Marco, per tutto il viaggio si era seduto al centro del sedile con la testa tra me e Valentina, in quella posizione il suoi occhi erano liberi di sbirciare ogni angolo del corpo di Valentina che seduta e con la maglietta che le copriva quei pochi centimetri di jeans, sembrava di essere seminuda.

– E quindi il tuo lavoro ti porta sempre in posti diversi, beh almeno non ti annoi, anzi. – Continuava a interloquire Marco, il quale indagava con lo sguardo dentro la scollatura di Valentina genuina e prepotente.

– Si mi piace il mio lavoro, non mi posso lamentare. – rispondeva lei, divertita anche dal fatto che Marco se la stava mangiando con gli occhi. Le sue ...

... gambe nude, lisce ed abbronzate, il suo seno libero sotto la maglietta, gonfio e dominante, i capezzoli duri che pressavano sulla la stoffa bianca e leggera.

Quando arrivammo nei pressi di Cefalù: – Perché non usciamo dall'autostrada e andiamo a fare un bel bagno. Dai... – disse Valentina tutta eccitata e pimpante.

– Buona idea... – rispondemmo io e il mio amico, altrettanto euforici.

Parcheggiamo sotto alberi di pino e subito dopo ci accingemmo ad indossare i costumi. Marco si appartò dietro un albero, mentre io e Valentina rimanemmo in macchina.

– Allora tesoro, ti piace il mio amico? Dai voglio divertirmi, facciamolo impazzire, anzi, tu, fallo andare fuori di testa.

– Si, devo darti ragione, il tuo amico ha una bella energia, non mi dispiace ma non lo so, ci devo ancora riflettere. Intanto divertiamoci un po'. E così puro, eeehh...!

La spiaggia era affollata di gente e il mare ti invitava solo a tuffarti. Trovammo un posto vicino un piccolo scoglio e, dopo aver appoggiato per terra i nostri zaini, ci unimmo alle splendide acque della Sicilia. Dopo una breve nuotata ci sdraiammo al sole felici ed appagati. Io e Marco ci rollammo del tabacco e fumammo osservando l'affascinante panorama intorno a noi, mentre Valentina si era sdraiata con il corpo ed il viso verso il sole, mettendo in evidenza quelle grosse tette che facevano fatica a resistere dentro quel piccolo pezzo di stoffa.

– Hai visto amico mio dove ti ho portato? Eh, dovresti almeno ringraziarmi, ...