3......il numero perfetto - Racconti Erotici

3......il numero perfetto

... cazzo.

Eh minkia... scherzi, non trovo le parole per ringraziarti. Quando torniamo ti offro una cena. Giuro! Mi rispose Marco ironicamente, osservando le poppe di Valentina, la quale sdraiata sotto i raggi del sole, se la ridacchiava ascoltando i nostri ironici, provocatori e futili discorsi. Lui che mi dava pizzicotti su un fianco, mordendosi le labbra e continuando a guardare Valentina.

– Ok, io ho sete vado a prendere qualcosa da bere. – dissi io alzandomi in piedi. In questo frangente, Valentina si girò a pancia in giù, mettendo in mostra la sua schiena, ma soprattutto il suo... il suo CULO. Si, perché al posto del costume indossava qualcosa che si potrebbe usare come filo interdentale. Quelle chiappe sode, rotonde e belle abbronzate si lasciavano ammirare per il piacere dei maschietti.

– Marco scusa, – disse Valentina con gli occhi chiusi e il tono della voce malizioso e convincente – dato che lui va a prendere da bere, ti dispiacerebbe spalmarmi un po' di cremina sulla schiena? Grazie...

– No no, aspetta – dissi io con tono autoritario – La crema te la spalmo io e lui va a prendere da bere.

– Ti sei offerto tu, vai, gioia. E poi perché non può farlo lui? E così gentile con me. Vieni Marco, spalmami, spalmami tu... – Io stetti al gioco e mi veniva da ridere guardando Marco dopo le ultime parole pronunciate da Valentina. Lui si era girato dall'altra parte facendo una smorfia, come se non sapesse se piangere o ridere. Poi si girò verso di me, mi guardo con ...

... un sorriso ironico e mi fece il dito medio. – Si, vengo io Valentina, con piacere... – disse Marco alla fine.

La semplicità e la naturalezza di come si stavano svolgendo gli eventi, insieme all'energia colorata che ci aveva avvolto incominciavano ad eccitarmi sempre di più. Quando tornai, pochi minuti dopo, vidi le mani di Marco sulla schiena di Valentina, lei si era slacciata il pezzo del costume di sopra e tutta la sua schiena luccicava. Le mani unte di Marco percorrevano su e giù sfiorando e palpeggiando dolcemente la sua pelle, liscia, vellutata. Andava con le dita sue fianchi, e ancora più su sfiorandole e massaggiandole la parte esterna delle tette. La toccava e la palpeggiava con passione, a tratti gli faceva sentire con più forza il palmo delle mani stringendo e lasciando la carne.

Senti amico mio, – dissi, ritto in piedi di fianco a loro, rivolgendomi verso Marco, sempre in tono ironico – Ma non è ora di togliere le tue manacce dal corpo di Valentina? Dai dai...

– Cos'è, un attacco di gelosia acuta? – mi rispose Marco, sempre in tono giocoso.

– Sembrate Totò e Peppino in Mala Femmina. – disse subito dopo Valentina – Vi odiate, vi ingannate, vi prendete in giro, ma alla fine non sapete stare lontani l'uno dall'altro, e se c'è una donna andate nel pallone, eeehh. Dai è per prendervi un po' in giro anche io. Comunque non capisco perché devi trattare così male Marco, poverino. Ha voglia di dedicarsi a me, che c'è di male!?...

– C'è di male, – aggiunsi io ...